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Addio a Maya Plisetskaya, la regina danzante del Bolshoi

La Russia è in lutto per la morte della più grande delle sue ballerine, Maya Plisetskaya. Putin: “Un giorno triste per tutti”.
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La Russia è in lutto per la morte della più grande delle sue ballerine, Maya Plisetskaya, morta nella sua casa di Monaco ad 89 anni per un attacco cardiaco. Lo ha riferito alla Tass il direttore generale del Bloshoi Vladimir Urin, informato dal marito della ballerina, il compositore Rodion Shedrin. Anche Vladimir Putin ha espresso cordoglio per la morte della celebre ballerina, estendendo le condoglianze a tutta la famiglia, agli amici e ai sostenitori. È un giorno triste per la Russia perché Maya Plisetskaya ha rappresentato come nessuno nel mondo il ballo nazionale. Il direttore generale del Bolshoi ha assicurato che la ballerina sarà sepolta in Russia, nonostante vivesse da tempo in Germania.

Nata da un'illustre famiglia ebraica di artisti, ha studiato a Spitzbergen, in Norvegia, dove suo padre lavorava come ingegnere. Un passato ed un'infanzia difficile, segnata dalla tragedia del padre, giustiziato nel 1938 nel periodo delle terribili purghe staliniane, mentre la madre Ra Messerer, attrice del cinema muto, fu deportata nel Kazakistan. Ed è da quel momento, che Maya fu adottata dalla zia materna, la ballerina Sulamith Messerer. Furono proprio loro, grazie al prestigio ottenuto per i meriti artistici come danzatori al Bolshoi, che riuscirono ad ottenere la liberazione per Ra Messerer.

Maya Plisetskaya è ricordata per esser stata la più giovane prima ballerina del Bolshoi. Aveva solo 18 anni quando raggiunse questo traguardo che la impose all'attenzione degli addetti ai lavori e del grande pubblico, entrando così da subito dalla porta principale della danza. Nata il 20 novembre 1925 a Mosca, fu prima ballerina al Bolshoi fra il 1943 e il 1989. La ballerina diresse anche la compagnia del Teatro Lirico Nacional de Espana tra il 1987 e il 1990.

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