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Alessandro Siani è un “battutista da avanspettacolo”, attacca Simioli

Rissa sul filo “radiofonico”: Gianni Simioli, storico speaker e conduttore de “La Radiazza”, attacca Alessandro Siani, suo ex pupillo quando era lontano dalla popolarità.
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Le parole di Gianni Simioli, espresse in un lungo sfogo sul suo blog Napospia, sono dure, ma sincere. "Alessà, mò mi hai fatto male", scrive incredulo per essersi visto snobbato dopo un'invito fatto al  "Principe Abusivo" per un'intervista telefonica, nell'ambito della sua La Radiazza, show radiofonico in onda su Radio Marte, tra le più ascoltate in Campania. Alla fine Alessandro Siani ha scelto I corrieri della sera su Radio Kiss Kiss dell'amico-nemico di Gianni, Pippo Pelo. L'emittente nazionale preferita all'emittente campana, il rifiuto proprio a chi, nei primi anni della sua carriera, ha contribuito al lancio della sua popolarità con TeleGaribaldi, show televisivo dove, con la coppia Simioli-Biagio Izzo alla conduzione, Siani ha mosso i primi passi. Ecco lo sfogo apparso sul blog:

Capisco, come no, che per te oggi è degna solo una radio nazionale, ma come faccio a non ricordarti che avevi promesso nel mio show radiofonico, e in diretta, che dopo la promozione del tuo film "Il principe abusivo", non avresti mancato l'appuntamento con la mia comitiva di audience invidiabile? […] Proprio non so cosa succede a tutti voi quando finalmente arriva il pur sudato e meritatissimo successo. Quasi ripudiate chi vi ha concesso di raggiungerlo. Vivete Napoli come una malattia da cui curarsi, come se fosse una vergogna dovere qualcosa alla propria città. Alessandro tu sei intelligente, avrai capito che non parlo di me, ma del tuo e del vostro pubblico. Quello degli inizi, delle caverne, dei ristoranti, delle feste di piazza in cui siete e siamo stati costretti a recitare sulle cassette della frutta e si accettava il compromesso barbaro e frustrante. Per soldi? Certo. Ma anche per quella folla acclamante che dava fiducia e speranza. Non ti ascolterò, pieno di rancore come sono non ne avrò la voglia. Ma almeno, dillo a Pippo (Pelo, ndr), parlate di quanto mi dobbiate. Lui era una voce impossibile, ma lo mandai in onda inventandomi il suo nome da fumetto. Tu eri un comico ritenuto un semplice "battutista" da avanspettacolo che volli a "Telegaribaldi", inimicandomi gli autori e persino Biagio Izzo. Eppure per tutti e due ho fatto il miracolo, e tu lo sai bene. Alessà a me mò mi hai fatto proprio male. Ciao, sii felice.

Sui social tutti attaccano Siani, delusi dall'atteggiamento avuto nei confronti di un personaggio storico e amato come Gianni Simioli, anche per la sua grande capacità e disponibilità pubblica nel fiutare i talenti facilmente "esportabili" su scala nazionale. Del resto quanti, in queste ore, stanno manifestando tutta la delusione nei confronti dell'abusivo "poco principe", altro non sono che le stesse persone che gli hanno permesso di incassare 14 milioni di euro, con il suo ultimo film. Le stesse persone che impazzivano anche quando tutto il massimo del suo repertorio non andava oltre "O frato tuoio/e caì". Da napoletano, suggerisco di ricordarcene quando sentiremo un altro dei suoi sproloqui sulla città di Napoli, seduto su una barchetta di cartone, con una musichetta strappalacrime in sottofondo.

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