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Andrea Roncato tra droga e sesso: “Finivo a letto con più donne, non le ricordo tutte”

L’attore simbolo della commedia cinematografica e televisiva degli anni 80 racconta la giovinezza estrema, le notti brave e promiscue, la dipendenza da sesso e cocaina. Senza dimenticare dettagli su Moana Pozzi, Berlusconi, Gigi Sammarchi e Laura Antonelli.
A cura di Valeria Morini
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Andrea Roncato senza filtri. L'attore icona di tanta commedia cinematografica e televisiva degli anni Ottanta, metà dello storico duo Gigi & Andrea con Gigi Sammarchi, si racconta in una lunga intervista al Fatto Quotidiano. Senza timore di rivelare i suoi lati oscuri e due pericolose passioni che hanno segnato la sua vita: la droga e le donne.

Roncato, che ha da poco compiuto 70 anni, ha rievocato gli anni passati a fare uso di cocaina. Il consumo di polvere bianca, che peraltro gli costò l'amore della moglie Stefania Orlando, lo spinse a vivere notti brave ed esperienze promiscue.

Ho iniziato nel periodo della televisione, in quegli ambienti era normale, non potevi tirarti indietro. O meglio: non ero in grado di estraniarmi, dovevo sentirmi alla pari. Con l'effetto di un fasullo senso di onnipotenza, poi magari mi trovavo a letto con due o più donne e non ero in grado di farci nulla. Ha presente Lapo e la vicenda di Torino? Io lo capisco. Tutti stupiti per la bruttezza della trans, tutti a dire "almeno poteva scegliersela figa". E no! In quel caso la libidine è provare a se stesso la capacità di poter andare con una persona non proprio graziosa. È la vera sfida. Si ribaltano i piani.

Roncato: "Pensavo solo alla gnocca"

Roncato parla del suo rapporto con le donne:

Un tempo pensavo solo alla "gnocca". Ci ho provato con tutte. Mi piace realmente. Amo adularle, farle sentire importanti, desiderate, e non solo le belle, anche le brutte; amo regalare momenti di autostima. Però ammetto: non ricordo tutte quelle con le quali sono stato e sono cascato in alcune gaffe imbarazzanti. (…) Avevo la Mercedes e la Porsche ma solo per rimorchiare: sono tutte forme di paura, di mancanza di credere in te stesso. Ero un po' così. Sono stato uno dei primi con il telefono in macchina, comprato subito. Non avevo limiti, alcuna concezione pratica, navigavo a vista, soddisfavo solo la mia pancia, non guardavo neanche il cartellino con il prezzo. Ma erano anni bestiali, ci siamo mangiati tutto, molte regole neanche esistevano, e penso alla televisione: bastava citare un prodotto o un marchio e immediatamente arrivavano i milioni in contanti dal marchio nominato.

Su Gigi: "Ci siamo sciolti perché non ne potevamo più", su Moana: "Non riuscivo a starle dietro"

L'attore ha inoltre ricordato la fine del sodalizio con Gigi Sammarchi: "Ci siamo sciolti perché era finito un percorso, ripetevamo all'infinito noi stessi, cambiava solo il contesto: Gigi e Andrea al mare, in montagna, in spiaggia. Di nuovo in spiaggia. Non ne potevamo più".

Non sono mancati aneddoti su colleghi e amici, da Laura Antonelli ("La sua fine di mer** dimostra la disattenzione colpevole dello Stato, siamo un Paese più attento ai tronisti che agli artisti come lei")  a Serena Grandi ("Amica vera […] Mi ospitò per un periodo. Si prese cura di me, fino al punto di lavarmi i calzini, le camicie e cucinarmi"), da Silvio Berlusconi ("Lui usciva con noi, veniva in discoteca ed era baldoria") fino a Moana Pozzi:

Ci siamo conosciuti quando ancora non era una pornostar, ma solo un' attrice da comparsa, non riusciva a sfondare, eppure è stata una delle donne più intelligenti e preparate mai conosciute, di un altro livello per preparazione e cultura, per capacità di analisi, anche politica. Fisicamente non riuscivo a starle dietro, era come mangiare cinque vasetti di Nutella al giorno: dopo un po' uno si deve arrendere.

In tutto questo solo un rimpianto, l'incontro con Giorgio Strehler che avrebbe potuto cambiare la sua vita: "Stava preparando i Mémoires di Goldoni, mi voleva per il ruolo del papà. (…) Dopo due battute scopro uno splendido cazzone, di una simpatia unica, parliamo di donne. Firmo il contratto, muore poco dopo e salta tutto. La mia carriera sarebbe cambiata".

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