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Chi è Giovanni Cottone, l’imprenditore che con D’Alessio voleva rifondare la Lambretta

La storia di Giovanni Cottone, imprenditore arrestato nelle ultime ore per bancarotta, che coinvolgendo D’Alessio avrebbe provocato il buco nelle finanze del cantante, pesantemente indebitato. Tra gossip e sequestri di persona sventati, Cottone è tra quei volti apparentemente invisibili, che hanno invece avuto un ruolo importante nella storia recente dell’imprenditoria italiana.
A cura di Andrea Parrella
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Giovanni Cottone è stato arrestato con le accuse di bancarotte, frode e peculato, in seguito ad un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo e coordinata dalla Procura in merito al crac di Maxwork. L'imprenditore siciliano è noto non solo per la sua storia professionale, ma anche per l'intreccio con fatti di gossip relativi alla sua vita privata, su tutti il matrimonio con la showgirl Valeria Marini annullato dopo poco più di un anno dalle nozze, ed anche per gli affari poco fortunati con Gigi D'Alessio, il cantante che nelle ultime settimane ha dichiarato di essere sommerso di debiti anche e soprattutto a causa dell'accordo tra i due per il rilancio del marchio Lambretta, che poi non riuscirono ad acquisire.

La storia imprenditoriale di Cottone

Giovanni Cottone è uno dei primi imprenditori italiani ad essere sbarcato nel mercato cinese negli scorsi anni. Da giovanissimo decide di trasferirsi da Palermo a Milano, dove inizia a lavorare nel settore del commercio di elettrodomestici. Tramite la conoscenza del mercato orientale è lui a lanciare marchi noti come Amstrad, durante il boom del mercato home-theatre e lettori DVD, oltre che radio e televisori. Ma Cottone non si distingue solo per questo, visto che fiuta bene anche in relazione al mercato dei decoder, essendo tra i primi ad approfittare del business in quegli anni.

Il sequestro di persona ordito dall'ex moglie e sventato

Cottone, attualmente legato alla starlette Francesca Cipriani, è tra quei personaggi della storia dell'imprenditoria italiana rimasti piuttosto celati dietro le proprie operazioni, ma che ha tuttavia avuto rapporti con alcuni dei nomi più noti della storia imprenditoriale recente del nostro paese. E' infatti ex socio di Paolo Berlusconi, il che lo avrebbe portato a rischiare un sequestro ordito da parte della sua ex moglie, poi fortunatamente, come riportava il Corriere della Sera. La moglie di Cottone rivelava come l'ex marito avrebbe ricavato oltre settantacinque milioni di euro frodandoli a Paolo Berlusconi, depositati in un conto svizzero, ammontante ad oltre cento milioni di euro: questa sarebbe stata la ragione del suo odio profondo che l'avrebbe portata a tentare il sequestro di persona.

I debiti di Gigi D'Alessio per l'affare Lambretta

Cottone era tornato agli onori delle cronache proprio nelle ultime settimane, dopo che Gigi D'Alessio, suo testimone di nozze per il matrimonio di con Valeria Marini, con la rivelazione a mezzo stampa dei debiti da cui è sommerso, ha rivelato come buona parte di questi veda come creditrice Valeria Marini. La questione si lega all'affare sbagliato in cui il cantante era stato coinvolto proprio da Cottone, per l'acquisizione e il rilancio del marchio Lambretta dopo che l'imprenditore palermitano aveva già acquisito Garelli. La sintesi è di D'Alessio, in un'intervista:

Cottone mi aveva nascosto alcuni ostacoli del business. Non mi aveva riferito che il marchio Lambretta, di proprietà di un’azienda indiana, era già stato venduto agli olandesi e che lui era in causa con questi ultimi

Il matrimonio con Valeria Marini, poi l'annullamento

Era il 2012 quando Valeria Marini (che, curiosamente, nella stessa sera dell'arresto è entrata nella casa del Grande Fratello Vip) sposava Giovanni Cottone con un matrimonio in diretta tv, che ha avuto un esito infelice, con l'annullamento poco più di un anno dopo. Una relazione che la showgirl ha definito un vero e proprio incubo e che aveva raccontato così in un'intervista:

Credo che lui mi abbia sposata per la mia popolarità. Mi ha puntata e mi ha avuta. Io ero un perfetto biglietto da visita. Era attentissimo, premuroso come nessun altro. Dal giorno dopo il matrimonio, invece, si è mostrato un altro uomo, mi ha tolto il sorriso. Sono stata ingannata perché ho creduto in un amore che si è rivelato un equivoco. Sapevo che il mio ex marito era stato già sposato civilmente e che aveva un figlio, ma non ero assolutamente a conoscenza di un matrimonio ancora precedente, celebrato in chiesa e dal quale erano nati i suoi primi due figli. Ho scoperto la verità attraverso una lettera anonima. È riuscito a nascondermi una famiglia, due figli. Non ha tradito solo me e tutto ciò in cui credo, ma ha mentito davanti a Dio.

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