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Continua la bufera sui solari di Jessica Alba: cause da 5 milioni per “prodotti dannosi”

La Honest Company, fondata dalla star di Hollywood, è oggetto di ben due azioni legali da 5 milioni di dollari che l’accusano di commercializzare prodotti poco sicuri e non così naturali come sostiene la politica dell’azienda. In particolare, sono nel mirino una crema solare che avrebbe causato scottature e alcuni articoli che conterrebbero ingredienti nocivi.
A cura di Valeria Morini
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Ancora bufera per Jessica Alba e la Honest Company, l'azienda di prodotti naturali per bambini di cui la star di Hollywood è fondatrice. Alcune settimane fa, la ditta è stata accusata di commercializzare una crema solare ritenuta inefficace da un gruppo di consumatori, secondo cui avrebbe provocato scottature su alcuni bambini. Dall'"Hollywood Reporter", arriva la notizia che sarebbe stata avviata una causa per ben 5 milioni di dollari contro la Honest Company da parte di un certo Jonathan Rubin. Secondo l'uomo, non solo la crema solare in questione sarebbe inefficace, ma altri prodotti a marchio Honest non sarebbero in realtà così naturali: uno studio compiuto da alcuni ambientalisti avrebbe dimostrato la presenza di componenti nocivi in diversi articoli (pannolini, saponi per le mani, portasaponi).

Alla causa di Rubin, si somma un'altra azione legale, anch'essa richiedente un risarcimento di 5 milioni. A parlarne è il sito TMZ, che ha riportato nuove foto in esclusiva di bambini presunte vittime degli effetti del prodotto, con evidenti segni di ustioni solari sui corpicini. Secondo le accuse, lo scorso marzo la società avrebbe modificato la formula della crema e rimosso più della metà di ossido di zinco, l'elemento chimico che fornisce protezione dal sole. La politica aziendale della compagnia si basa appunto sull'ecosostenibilità, nella volontà di commercializzare prodotti "non solo efficaci, ma assolutamente sicuri, ecologici, di qualità, comodi e convenienti", come spiegato sul sito ufficiale. Tuttavia, la società avrebbe continuato a etichettare lil prodotto con la dicitura "protezione 30", ritenuta ingannevole. Il risultato sarebbero le scottature riscontrate in diverse persone, tra cui molti bambini.

La risposta di Jessica Alba: "Accuse prive di fondamento"

La replica della Alba è arrivata con un lungo comunicato, nel quale la star rigetta tutte le accuse:

Sette anni fa, quando ero incinta della mia prima figlia, ero frustrata per la scarsità di prodotto sani e sicuri per me e la mia nuova famiglia. Così, prima di lanciare la Honest Company, ho chiesto al Congresso di fare in modo che gli ingredienti utilizzati nei prodotti di uso quotidiano vengano testati per la sicurezza prima di arrivare sul mercato.

Ho fondato la Honest Company con il proposito di sviluppare prodotti sicuri ed efficaci non solo per i miei figli, ma per le famiglie in tutto il mondo. Sono molto orgogliosa del fatto che abbiamo costruito un'azienda leader del settore focalizzata sull'utilizzo di ingredienti naturali e sullo sviluppo di prodotti apprezzati dalle persone. 

Noi crediamo che i consumatori meritino di sapere cosa c'è nei loro prodotti, che si tratti di pannolini per i propri figli, o prodotti per la bellezza o l'igiene per loro stessi e per le loro famiglie. Le nostre formulazioni sono realizzate con integrità e severe norme di sicurezza. Noi etichettiamo ogni singolo ingrediente che va a finire in ogni prodotto, non perché siamo obbligati a farlo, ma perché è la cosa giusta da fare.

Le accuse contro di noi sono prive di fondamento. Siamo fermamente convinti dei nostri prodotti e della responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri consumatori. Siamo risoluti nel nostro impegno per la trasparenza e l'apertura.

So che i miei figli, Honor e Haven, stanno crescendo in una casa più sicura grazie ai nostri prodotti.

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