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Da Carlo Verdone a Michele Placido: il ricordo di Mario Monicelli

Il mondo del cinema, dello spettacolo e della politica piange la tragica scomparsa del regista Mario Monicelli, suicidatosi gettandosi dal balcone dell’ospedale San Giovanni a Roma dove era ricoverato.
A cura di stefano brosca
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mario monicelli suicidio

Il mondo dello spettacolo tutto ha espresso il suo cordoglio per la morte di Mario Monicelli, suicidatosi il 29/11/2010 gettandosi dal balcone del reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni a Roma dove era ricoverato per degli accertamenti. Le dichiarazioni a caldo sono tutte di grandissima tristezza e sgomento, un uomo che giunto alla veneranda età di 95 anni dopo una carriera di enorme successo decide volontariamente di abbandonare il mondo. Uno dei più colpiti e affranti è stato il regista romano Carlo Verdone che ha compiuto 60 anni attonito (…)È una notizia che mi intristisce molto. Era una persona stanca di vivere, probabilmente, che non sosteneva più la vecchiaia. L’ho apprezzato molto come grande osservatore e narratore, anche se a volte non condividevo il suo cinismo. Era gentile, cordiale, ma di poche parole. Un anno fa mi capitò di fargli gli auguri di Natale. Rimase sorpreso. Mi disse: “Gli auguri non li fa più nessuno” Intenso e commosso è anche il ricordo del regista Carlo Lizzani che analizza la statura artistica di Monicelli “Quello che fa capire quale sia stata la statura di Mario Monicelli è la sua durata nel tempo nella storia del cinema italiano, prima con Steno, poi durante il periodo di Fellini e Antonioni ha continuato la sua opera intervenendo anche sul tessuto sociale con film come “Compagni”. Insomma, è riuscito a stare al passo col tempo". Per Lizzani la scelta del suicidio è in linea col personaggio” Era un super-laico, uno che voleva gestire la sua vita fino in fondo, un gesto da lucidità giovane” Il produttore Aurelio De Laurentiis che da poco ha pianto la morte di Dino De Laurentiis, si è detto basito della morte del regista che conosceva molto bene avendo prodotto molti dei suoi film “Non tollerava l’idea di dipendere da qualcuno posso capirlo”. Michele Placido, che prese parte ad uno degli ultimi film di Monicelli La Rosa nel Deserto, nel suo messaggio di cordoglio chiede di rispettare la scelta del maestro di togliersi la vita “Il suicidio non me l’aspettavo ma bisogna rispettare questa sua decisione, Mario era uno che aveva insegnato a tutti il rispetto delle regole e della tolleranza e così se qualcuno gli avesse chiesto perché il suicidio avrebbe risposto: saranno pure i fatti miei. Era una persona di grande energia sul set e nessuno riusciva a stargli dietro” Placido è stato una delle ultime persone con cui ha parlato “Lo avevo chiamato e mi aveva invitato a fare uno spettacolo per i terremotati de L’Aquila, perché lui era così, anche molto generoso” Il regista Giovanni Veronesi, considerato uno dei continuatori della comicità e dello spirito toscano di Monicelli e autore della serie Manuale D’amore, di cui quest’anno sono protagonisti Robert De Niro e Monica Bellucci, ha espresso il suo messaggio di cordoglio “l'avevo sentito poco tempo fa e pur sapendo che era all'ospedale, non lo sono mai andato a trovare. Peccato

Di Mario potrei dire mille cose, anche solo perché era di Viareggio come me, ci mancherà tanto” ha detto una delle attrici che molti anni raggiunse il successo proprio grazie a Monicelli, Stefania Sandrelli. Che legge un piccolo scritto sul regista “Oggi come nella commedia all'italiana, grande genere del cinema di Monicelli, per me prevale il dramma, anche se, conoscendo Mario, questo per lui è stato un estremo gesto di libertà di anticonformismo , di curiosità. Nelle sue certezze ferree c'era il dubbio, nel suo sorriso sempre più compassione. Mario è stato un po' come Capannelle della banda dei Soliti Ignoti, ha fatto il buco per stupirsi nel trovare al di là tutti i suoi amici” "Mario ci manchera' troppo. Lo abbiamo provato varie volte: la gente, il pubblico lo adorava. Io lo veneravo come tante persone che fanno il nostro mestiere. La sua arguzia, la sua ironia erano uniche" Sono le parole di Ezio Greggio, attore regista e conduttore storico del tg satirico Striscia La Notizia.

Anche il mondo della politica si unisce al coro dei messaggi di lutto e di saluto al grande regista. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano venuto a conoscenza della notizia è rimasto profondamente colpito e si è prodigato per avere informazioni sull’accaduto. Parole di stima le ha avute l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni “Era un uomo straordinario, coi suoi 95 anni portati con aspra ironia, con la voglia di dire ancora qualcosa, con la rabbia e l'autorevolezza di chi, senza volerlo perché questo era fuori dal suo carattere schivo e scontroso, era considerato da tutti il gran vecchio del cinema italiano” Anche il presidente della regione Lazio Renata Polverini si è detta rammaricata per l’accaduto “‘La tragica morte di Mario Monicelli ci lascia sgomenti e ci addolora profondamente". "Monicelli lascia un grande vuoto, perdiamo uno straordinario regista, autore di indimenticabili film della commedia all'italiana. Il suo suicidio ci lascia tutti attoniti, alla sua famiglia va il profondo cordoglio mio e della Regione Lazio"

Fabio Fazio ha comunicato la morte di Monicelli a Vieni Via con Me, il presentatore ha detto nel consueto dialogo finale con Roberto Saviano vado via/resto qui “Resto perche' voglio rivedere tanti film di Monicelli”.

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