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Emilio Fede: “Non ho più l’erezione da quando Mediaset mi ha licenziato”

Licenziato da Mediaset, Emilio Fede confessa di aver ormai accantonato il sesso senza “aiutini chimici”. In questa fase così difficile della sua vita, perfino avere un’erezione sarebbe diventato un problema.
A cura di Stefania Rocco
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È un’intervista senza freni quella che Emilio Fede ha rilasciato al sito Dagospia, un vero bilancio a tutto tondo che prende in esame alcuni tra gli aspetti più privati della sua vita. A cominciare proprio dalle donne, l’unico elemento intorno al quale ha sempre gravitato non potendone fare a meno. Dal momento in cui è stato licenziato da Mediaset, l’ex direttore del Tg4 non riuscirebbe più a godere della compagnia femminile come vorrebbe, sebbene ammette che una donna in particolare (Paola Caruso, Bonas di Avanti un altro) potrebbe ancora provocargli qualche sussulto di vitalità:

Alla mia età è un dovere farsi aiutare dalla scienza e dalla chimica e nei primi cassetti della mia scrivania, la pasticchina blu non manca mai. Se ne abuso, però, poi ho problemi di ipertensione. Meglio farne un uso parco e mirato. In realtà, da quando Mediaset mi ha licenziato non ho più libido. Non avrei un’erezione manco con una scatola intera. Sono in un momento della mia vita molto complesso. Oltre alla pressione non mi si alza più nulla.

Nel passare in rassegna le conquiste del passato, alcune anche illustri, Fede aggiunge:

Raffaella Zardo è stata una mia scoperta, in tutti i sensi. L'ho lanciata e le ho voluto bene. Ma detto tra noi non mi manca. Francesca Senette la ricordo affettuosa, borghese, riconoscente… proprio come Elena Barolo, una ex velina che si è fidanzata col sarto del mio amico Lapo. Solo con Paola Caruso il mio solletichino intimo potrebbe avere un qualche esito erotico. Paola richiamami!

L’amicizia con Alfonso Signorini: “Sono stato il primo cui ha confessato che è gay”

Abbandonati i toni semiseri. L’81enne Fede racconta soprattutto l’amicizia con Alfonso Signorini, giornalista e amico da tutta la vita che gli avrebbe confessato in anteprima la sua omosessualità:

Alfonso Signorini lo amo. Lui è l’uomo che avrei amato se fossi stato gay. Anzi credo che lo avrei chiesto in moglie se questo nostro Paese lo avesse permesso. Pensi che io sono stato il primo a sapere che era omosessuale.  Lo abbracciai. E gli chiesi: “Dimmi la verità: ma tu sei attivo o passivo?” E lui mi ripose: “Direttore io sono una passiva. Ovvio. Però quanto dolore prenderlo nel c**o”. Dopo quest’atto di fiducia lo baciai. Ma senza lingua.

Infine, il pensiero va alla moglie Diana De Feo, il vero baluarod della sua intera esistenza: “Il mio unico, enorme, vero punto di riferimento. Una roccia. L’unico “uomo” che è stato capace di sopportarmi e supportarmi”.

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