29 CONDIVISIONI

Facchinetti contro gli attacchi di Fedez: “Basta cultura dell’odio, diamo esempio ai giovani”

È stanco Francesco Facchinetti dei continui attacchi di Fedez, che ultimamente hanno trovato l’ampio appoggio anche di JAx. Con un lungo messaggio su Facebook dice basta alla cultura dell’odio, invitando i colleghi a porsi come esempio positivo verso i tantissimi giovani che li seguono.
A cura di Eleonora D'Amore
29 CONDIVISIONI
Immagine

Al grido di "Facchinetti raccomandato", il rapper Fedez aveva di recente attaccato Francesco Facchinetti, accusandolo di aver brillato della luce riflessa di suo padre. Di tutta risposta, l'ex conduttore di X Factor l'aveva invitato a limitarsi negli attacchi a suo sfavore, che rischiavano di apparire, a suo parere, solo l'ennesimo modo di richiamare l'attenzione dei media. "I dischi li vendi da solo, sei bravo, non c'è bisogno di tutto questo" aveva tuonato Facchinetti, credendo di poter chiudere così una polemica lanciata quasi per caso. Nemmeno a dirlo, dopo poche ore si è aggiunta alla voce di Fedez anche quella di JAx, accorso in supporto del collega rapper. Da qui la decisione di pubblicare su Facebook un lungo sfogo, nel quale chiedere spiegazioni valide per cotanto astio e interrogare entrambi su una linea offensiva così estrema. Facchinetti invita Fedez, infine, a non promuovere la cultura dell'odio e di porsi come esempio positivo verso i milioni di ragazzi che, ogni giorno, li seguono sui social network:

Due giorni fa ho scritto un post SINCERO a Fedez, che da un po' di tempo mi insulta senza che io ne comprenda il perché. Ha cominciato nel suo disco (“Il mio paese chiama Facchinetti figlio d’arte, come andare da McDonald’s e dire vado al ristorante”) senza che io abbia mai replicato e continua imperterrito sui giornali. E allora facciamo che il Mc Donald’s risponde ancora una volta educatamente al Cracco del rap.
Il mio post, caro Fedez, ti invitava a non parlare più di me, perché anche se insultare è un ottimo becchime per i giornali, a te non serve, le copie le vendi anche senza ricorrere a questo espediente facile. Su cui comunque ti piace molto giocare, visto che ci ricordi che hai litigato con Gasparri anche nella tua bio su twitter, come se litigare fosse una medaglia. Ma torniamo a noi.
Nel post ho anche precisato che sono uno dei tuoi acquirenti e che mi piacciono le tue canzoni. Senza alcuna provocazione in mezzo, con estrema sincerità. Tu leggi e mi insulti nuovamente. (scrivi: “Tu il merito non sai neanche cosa sia”) Poi, forse accorgendoti di aver scritto una cavolata gratuita, cancelli il post. A quel punto, per smorzare la situazione, ti scrivo: "Ops Fedez, Matteo Grandi (autore che scrive molte delle tue battute A Xfactor e sui social, non è un segreto per nessuno nell’ambiente) ti ha cancellato il tweet…Goditi il tuo successo MERITATO e non pensare agli altri. Buon Natale.".
Tu ancora una volta mi insulti: "Dai Facchinetti non sottolineare ironicamente il mio MERITATO successo che hai preso più spinte nella vita che sopra l'altalena, easy!”.
Come se un MERITATO scritto in maiuscolo fosse una provocazione anziché un rafforzativo. In realtà sarebbe stata una provocazione se lo avessi scritto tra le virgolette, ma sorvoliamo. Resto allibito e non replico.
L'apoteosi è ieri. J-Ax, persona che stimo e che ascolto da quando avevo 12 anni, accorre in tua difesa e su twitter mi insulta così "Facchinetti che dà del "costruito" a Fedez ? Non capisce che la "costruzione" genetica di una carriera a volte non inizia dal cognome". Io sarò pure figlio di papà ma mio papà non interviene per difendermi, sono adulto, mentre Fedez ha bisogno del fratello maggiore. Evidentemente ho toccato un tasto dolente, visto che entrambi (J-ax e Fedez) hanno autori che scrivono le loro battute/metafore e legittimamente, difendono il loro diritto a costruire una carriera anche così.
La domanda importante però a questo punto è: cosa vi ho fatto? Ci sono problemi più grandi di queste cazzate e non avrei mai voluto passare un sabato mattina di Natale a scrivere questa replica, ma nonostante mi abbiano insultato in tantissimi nel mondo RAP e nonostante io sappia che è il gioco delle parti (e del marketing), questa volta siamo andati oltre. Ci seguono migliori di ragazzi e l'esempio che date è allucinante. Sul web, di odio, ce n’è già abbastanza e i giovanissimi lo praticano con troppa facilità. Dovremmo insegnare il rispetto, il nostro esempio è importante.
Mi sembrate il gatto e la volpe, vi preparate a tavolino le frecciate da tirare durante la settimana e godete ogni volta che insultate qualcuno perchè il numero di RT aumenta e pure i giornali e i siti che riprendono le vostre belle risse mediatiche. Per piacere. Fate il vostro mestiere che FATE VERAMENTE BENE, senza tirar dentro me ogni volta. (maiuscole=rafforzativo del concetto) E se volete dire che sono figlio di papà va bene, ditelo. Io sono fiero di mio padre e sono fiero della mia carriera con i suoi alti e bassi che se avessi avuto davvero padri e padrini sarebbero stati solo alti, ma non basate l'intera vostra comunicazione su questo, perché è ridicolo e un po’ svilente anche per voi. Oppure, se sono il vostro bersaglio per altri motivi che mi sono veramente sconosciuti alzate il telefono e chiamatemi, il mio numero è a disposizione, non fate più questi teatrini pubblici. I gallinai lasciateli ai personaggi di serie b.
Detto questo, spero che sia la seconda e ultima volta che vengo tirato in ballo, anche perché “non c’è due senza TRASH”, giusto Fedez?

Buon Natale a voi.

29 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views