Gabriel Garko compie 40 anni ma resta l’uomo più desiderato d’Italia

Il nome Dario Oliviero, classe 1974, potrebbe non suggerirvi nulla in un primo momento. E in effetti, il divo che oggi compie 40 anni, non è diventato noto con questo nome. Nato il 12 luglio a Settimo Torinese da una famiglia “normale”, Dario è stato un ragazzino che di strada ne ha fatta. Oggi lo conosciamo con il nome di Gabriel Garko, divo italiano per eccellenza, star delle fiction made in Italy ma, soprattutto, uno tra gli uomini più sexy di sempre. Il suo sguardo di ghiaccio, il sorriso sghembo e malizioso e quel corpo prestante forgiato da anni di equitazione fanno di questo attore una garanzia di successo. Delizia dei registi del Belpaese, basta fare il suo nome perché un progetto televisivo guadagni immediatamente insospettabili margini di successo. Rodolfo Valentino, Tonio Fortebracci o anche Nito Valdi: sono solo alcuni dei nomi con i quali abbiamo imparato ad apprezzarlo sul piccolo schermo, personaggi spesso contraddittori ma accomunati dallo stesso charme, il medesimo fascino quasi proibito, lo stesso che ha reso Garko un divo.

Sex symbol da fiction

La carriera di Gabriel inizia nel 1991 quando, bello come pochi, ottiene il tiolo di “Mister Italia”. La fascia gli sta stretta: Dario punta in alto e non ha intenzione di accontentarsi di un mero ossequio alla sua indiscutibile bellezza. Comincia pian piano Gabriel, che si presta a posare per le copertine di una serie di fotoromanzi perché “da qualche parte, avrebbe pur dovuto cominciare”. È il regista Roberto Rocco a notarlo per la prima volta ed è con lui che Garko comincia a muovere i primi passi nel mondo della televisione. Il successo, uno straordinario successo, arriva nel 2006 con la fiction “L’onore e il rispetto”. Il personaggio di Tonio Fortebracci lo consacra definitivamente come “l’uomo x”, un attore capace di fare breccia nel cuore del pubblico femminile e d’impressionare quello maschile perché lo sguardo di ghiaccio, le pose da divo e quella nonchalance da seduttore appartengono solo a uno su un milione. Asia Argento, che l’ha voluto con sé al Festival del Cinema di Cannes, ha detto di lui: “È l'unico attore italiano dotato dello charme internazionale che avevano gli uomini di un tempo”. Una frase semplice quella pronunciata dalla celebre figlia d’arte ma che racchiude in sé l’essenza stessa del personaggio Garko.

Vita privata troppo…privata

Dopo aver impiegato anni a costruirsi la sua bolla, Gabriel ha imparato anche a difenderla. È rarissimo beccarlo in compagnia, ancora più raro se la compagnia in questione è quella femminile. Tanti sono stati quelli che hanno messo in discussione la sua sessualità. Per invidia o per semplice scarsità d’informazioni, Gabriel è stato bollato come omosessuale. Più volte è intervenuto in prima persona per smentire tali voci ma l’ha fatto col solito sorriso enigmatico, perché tanto l’unica verità è che sarà sempre il solo a poter varcare quei cancelli che la sua stessa riservatezza gli ha imposto di erigere. Negli anni, qualcosa che lo riguarda siamo riusciti ad apprenderlo. La relazione con Manuela Arcuri, per esempio, diventata di dominio pubblico per volere di entrambi. Anche quella con Eva Grimaldi non è una storia avvolta dal mistero: Gabriel e la stessa Eva ne hanno sempre apertamente parlato. È il dopo a lasciarci costantemente a “bocca asciutta”. Garko non ama parlare di se stesso, l’ha dimostrato ampiamente negli ultimi anni. Oggi, c’è chi pagherebbe per sapere chi c’è al suo fianco ma, sulla questione, l’attore mantiene il più stretto riserbo.

Spirito da “antidivo”: al bando la mondanità

Per mantenere intatta la sua riservatezza, Gabriel ha messo al bando la sua vita mondana. Sono pochissime le uscite pubbliche che l’attore si concede e, quando capita, si tratta quasi sempre di un party legato al lancio di qualche serie tv. Le vere passioni di Garko sono altre, tutte vissute nell’intimità della sua casa. Non si tratta di sport costosi o di hobbies da divi. Quando può, Gabriel torna Dario e si dedica all’equitazione, la sua passione più grande, alla pesca subacquea o al giardinaggio. La sua è una vita normale, diversa rispetto a quello nella quale lo immagineremmo immerso. Pochissimi sono gli eletti ammessi alla sua “corte”. La costante in tutto ciò che lo riguarda rimane il mistero e anche questo, tra le altre cose, fa parte del suo fascino di divo senza età. Un divo che oggi, ma solo all’anagrafe, varca la soglia dei 40 anni.