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Giulia Michelini salvata da suo figlio: “Senza di lui mi sentirei persa”

L’attrice racconta della sua gravidanza a 19 anni. Pensò all’aborto, scappando poco prima di farlo, ed oggi, nonostante una scelta che pare avventata, sente che sia stato quello il momento in cui è divenuta donna. Lo rivela in un’intervista a Vanity Fair, con le lacrime agli occhi.
A cura di A. P.
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Giulia Michelini è una delle attrici più famose del piccolo e grande schermo italiano. Trent'anni, un volto bellissimo e conosciuto, protagonista del nuovo film di Carlo Vanzina "Torno indietro e cambio vita", l'attrice, metà napoletana e metà romana, si è raccontata in un'intervista a Vanity Fair, narrando dei momenti difficili in cui, a 19 anni, si ritrovò a dover decidere se tenere o meno un bambino che cresceva nella sua pancia: "A 19 anni ero abbastanza confusa: avevo iniziato a recitare da poco, un membro dello staff di Muccino mi aveva notato fuori dalla palestra dove facevo ginnastica artistica e mi aveva convinto a fare dei provini; avevo da tempo una storia con un ragazzo, otto anni più grande di me, conosciuto a un corso di vela, che però era molto complicata. Quando ho scoperto di essere incinta, onestamente non pensavo di tenerlo. Tutti, i miei genitori in testa, mi dicevano che mi sarei rovinata la vita. Ho preso l’appuntamento per interrompere la gravidanza, ma una volta lì, in quella stanza, ho cambiato idea. È una decisione che prendi in una frazione di secondo, dalla quale però parte un percorso a lungo termine, mille conseguenze che non puoi prevedere in quel momento".

Non è mai stata la cosiddetta figlia perfetta, ed anche come madre si concede il lusso di essere spericolata col suo Cosimo, ma l racconto di quei momenti è per la Michelin molto sentito, tanto che gli occhi le si riempiono di lacrime:

Ero nel panico totale. Una volta uscita, sono entrata in una cabina telefonica per chiamare mia madre. Sull’apparecchio c’era un elastichetto da bambina, non ricordo se con due cubetti o due ciliegine. Lo so, è stupido, ma vedendolo mi sono detta: va bene così, sto facendo la cosa giusta. Detto questo, ero dilaniata, e se oggi penso alla cosa grande che è uscita dalla persona piccola che ero – non solo fisicamente, ma perché all’epoca ero veramente una bambina da formare, senza un minimo di coscienza di sé –, se ci penso, be’, non saprei spiegare che cosa mi ha fatto dire: lo tengo

Un figlio a 19 anni non deve essere stata una scelta facile, né in relazione alla propria vita personale, "cercavo autonomia" dice la Michelin, né tantomeno nel comunicare la cosa ai suoi genitori, che infatti non presero bene la sua decisione, prima di diventare, una volta nato il bambino, la colonna portante della vita di una ragazza madre: "La presero male. Oggi, che sono mamma anch’io, la capisco, ma all’epoca mi è pesato andare contro la famiglia. È stata la prima grande decisione della mia vita. Sono andata via di casa e per sei mesi non ci siamo parlati. Poi, quando ha iniziato a spuntarmi la pancia, si sono riavvicinati. Mi iscrissi anche a Giurisprudenza per farli contenti, anche se non ho mai dato un esame. Oggi mio figlio è la luce dei loro occhi, non so come farebbero se non ci fosse; e non so come farei io senza di loro, perché mi hanno aiutata tantissimo: quando lavoro, Cosimo sta con i miei genitori".

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