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Gli emo e i durex party: video shock de Le Iene

Le Iene indagano nel mondo degli Emo e delle Scene Queen che s’incontrano in raduni chiamati Durex, dove c’è molto sesso, poca droga e tanto rock ‘n roll.
A cura di ilaria
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il mondo degli emo a le iene

Le Iene riescono sempre a portare in televisione dei servi che fanno discutere, anche quello Enrico Lucci sulla crisi economica in Costa Smeralda, nel sua irriverenza, era davvero particolare, tra il divertente e il patetico.

Quello, però, che fa molto chiacchierare in queste ore sul web, riguarda il filmato della iena Toffa, la quale ha indagato il mondo degli Emo e dei loro party, i Durex, attraverso la voce di una protagonista, Chiara.

Lei definisce così questi ragazzi, che si vestono soprattutto di nero, con capelli lisciati con la piastra e gli occhi neri dalla depressione, così: “Gli Emo sono dei ragazzi con il ciuffo che si vestono di nero. Il trucco rappresenta le lacrime”.

Queste lacrime nascono perché l'emo è emotional, quindi tristezza e la tristezza si rappresenta con il pianto. Un concetto complesso, più facile a farsi che a dirsi. A questo gruppo apparteneva anche Davide Flauto di Amici, quello è più o meno lo stile di riferimento.

Di solito si ‘tagliano', cioè fingono depressione sfregiandosi il corpo, poi si fingono bisex e le ragazze si fingono anoressiche e bulimiche e a volte riescono ad esserlo davvero.

La versione colorata degli Emo, tuta al femminile, sono le Scene Queen, che sono popolari solo se su Netlog, un social network, hanno almeno 16000 amici. Si possono raggiungere in un giorno o in anni di fatica. Per il successo facile basta andare ai Durex e andare a letto con un vip, qualcuno che ha una reputazione superiore.

In questi raduni, filmati dalla iena, si possono vedere ragazzine dai 13 ai 18 anni che si strusciano e si occupano dei preliminari in centro pista per poi passare il resto della serata in un privè al buio dove la parola ‘orgia' è un eufemismo e le precauzioni sono off limits.

Riflettori accesi su questa realtà, che fa pensare solo una cosa: dove sono i genitori?

Ilaria Aurino

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