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Il dramma di Rocco Pietrantonio: “Ho fallito come padre, cerco lavoro”

È un bilancio durissimo quello che Rocco Pietrantonio fa della sua vita di oggi. Caduto in disgrazia dopo la separazione da Claudia Boldi, dichiara di sentirsi un padre fallito.
A cura di Stefania Rocco
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Ha suscitato parecchio clamore il servizio pubblicato sul settimanale Chi che ha per protagonista Rocco Pietrantonio. Distrutto dopo la separazione da Claudia Boldi, ha ammesso con candore di essere stato costretto a dormire e perfino a lavarsi in stazione, come accade ogni giorno ai clochard. Ex compagno di Lory Del Santo, Rocco sognava di diventare attore ma quel desiderio non si è ancora realizzato. Senza un lavoro stabile e senza l’appoggio della sua compagna, Pietrantonio si è ritrovato senza soldi e senza un tetto sopra la testa. Il suo dramma ha fatto il giro d’Italia fino al giorno in cui, in lacrime, ha scelto di confessarsi apertamente all’interno della trasmissione Mattino Cinque, condotta da Federica Panicucci:

Se il servizio è stato di cattivo gusto chiedo scusa. Ho solo documentato quello che mi è successo, il mio stato d'animo, la situazione che ha vissuto Rocco come ragazzo. Mi dispiace che molti si siano soffermati sulla foto, ma dentro c'è un'intervista, un bel contenuto. Quella è la mia verità. Io ho dormito in macchina, andavo a sciacquarmi nei bagni della stazione. Ho avuto un distacco familiare. Se non riesci a stare in un contesto con mamma e figlia, scappi. La mia anima si è allontanata.

Rocco ricorda il periodo in cui è iniziata la sua relazione con Claudia, conclusasi a circa due anni dalle nozze:

Ho conosciuto Claudia in un periodo coinciso con la morte di mio padre. Dopo due mesi era incinta. Mi son trovato ad affrontare una vera responsabilità. Non ero pronto per combattere per trovare un lavoro. Ho avuto un calo fisico e mentale. La sua famiglia ci ha aiutato per non far mancare nulla a mia figlia. A oggi non sto bene mentalmente. Delle persone mi stanno aiutando. Ero scosso, turbato. Voglio ritrovare me stesso. Qualsiasi lavoro per mantenere mia figlia. Ho messo da parte le mie ambizioni artistiche perché non posso continuare a sognare. Come padre ho fallito.

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Rocco: “Chi mi punta il dito contro ha vissuto nella mia stessa condizione”

Rocco ha provato a non chiedere aiuto fino a quando ha potuto, nella speranza di potercela fare da solo:

Mi vergognavo di chiamare due miei amici. Mi hanno dato aiuto. Sono uno molto orgoglioso. Ci sono delle persone che mi hanno abbandonato, altre da cui mi sono allontanato. Erano giorni che dovevo dedicare a mia moglie.

E infine un appello – con precisazioni varie – a chi l’ha massacrato sul web:

Chiedo alle persone di non puntare il dito e avere un pregiudizio. Sono stato attaccato. Voglio mantenere mia figlia. Non mi aspettavo questo polverone. L'ex di Pappalardo ha esagerato. A lei è successa la mia stessa cosa, l'ho ascoltata durante una conversazione a tavolo. Si sono permessi di nominare mio padre, non è il caso. È vergognosa. Mi dispiace. Rifarei tutto quello che ho detto.

Da questo momento dovrà impegnarsi per trovare la sua strada e dovrà farlo con l’unico obiettivo di riappropriarsi della sua dignità perché, una volta diventata grande, sua figlia possa dichiararsene orgogliosa.

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