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Kesha piange in tribunale, ha perso la causa contro Dr Luke: lo accusò di stupro e abusi

La rapper è uscita sconfitta dalla causa contro il suo produttore, da lei accusato di abusi e violenza carnale. Non può recidere il contratto in anticipo e rischia addirittura guai legali. All’annuncio della sentenza, Kesha non ha trattenuto le lacrime, mentre in tutto il mondo i fan si sono mobilitati con l’hashtag #FreeKesha.
A cura di Valeria Morini
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Kesha ha perso la causa per rescindere il contratto con il suo produttore discografico Dr Luke, che nel 2014 accusò di violenze sessuali. L'odissea giudiziaria della rapper si conclude quindi (per ora) nel peggiore dei modi. Secondo la decisione del tribunale di New York, sarà costretta a continuare a lavorare con l'uomo che, a suo dire, per dieci anni l'avrebbe sottoposta a "manipolazione mentale" e "abusi emotivi", senza contare il presunto episodio di violenza sessuale.

Le clausole del contratto

Non c'è infatti alcuna possibilità di rescindere in anticipo il contratto di cinque album. Secondo il giudice, non esistono prove effettive delle accuse di Kesha, che non potrà così registrare musica indipendente o sotto la supervisione di altri discografici. Oltre al danno, la beffa (professionale): secondo il Telegraph, il contratto con la Kemosabe Entertainment (l'etichetta di Dr Luke, partner di Sony) stabilirebbe che lui ha i diritti per la produzione di sei canzoni su ogni album. Se le regole non fossero rispettate, Kesha rischierebbe addirittura guai legali.

Il pianto della rapper, parte l'hastag #FreeKesha

All'annuncio della sentenza, Kesha è scoppiata a piangere. Immediatamente, la rete si è mobilitata in solidarietà con lei e l'hashtag #FreeKesha si è diffuso in tutto il mondo. "Grazie a tutti per il vostro supporto", scriveva la cantante sui social alla vigilia della seduta in tribunale, pubblicando un'immagine con la scritta "La speranza è l'unica cosa più forte della paura". Purtroppo, però, le speranze di Kesha si sono affievolite poche ore dopo.

Le accuse di stupro: "Un mostro"

"Non posso lavorare con questo mostro", aveva detto Kesha in una dichiarazione giurata lo scorso agosto, nella quale aveva accusato Dr. Luke di averla stuprata circa dieci anni fa dopo averla drogata. L'artista californiana spiegò di essere stata inoltre sottoposta a vessazioni fisiche, parlando di un terribile periodo di otto giorni in cui non fu in grado di assumere cibi solidi e arrivò a perdere drasticamente peso. Secondo i suoi legali, avrebbe in seguito sviluppato disturbi alimentari e pensieri suicidi. Accuse durissime, che Dr. Luke ha sempre respinto.

Dr. Luke: "Accuse completamente false"

Lukasz Gottwald, in arte Dr. Luke, ha prodotto successi di artisti come Katy Perry, Rihanna, Pitbull e Miley Cyrus. Kesha iniziò a lavorare con la Kemosabe Entertainment, nel 2005, quando aveva appena 18 anni. "Tutte le orribili accuse di abusi, minacce e altri comportamenti illeciti che avrei compiuto contro Kesha sono completamente false e profondamente dolorose", ha detto il produttore in una dichiarazione giurata rilasciata a dicembre. Dr Luke, al momento, non è stato accusato di alcun crimine.

Kesha e Dr Luke agli ASCAP Pop Music Awards nel 2011
Kesha e Dr Luke agli ASCAP Pop Music Awards nel 2011
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