L’intervista a Terry De Nicolò: “Da Berlusconi andrei correndo”
Terry De Nicolò è la stessa donna che, nel 2010, raccontò di un’orgia con Silvio Berlusconi. La donna che, in una sconvolgente intervista relativa a qualche giorno fa, parla con orgoglio del mestiere dell’escort, definendo la bellezza un valore che moltissime donne sono disposte a sfruttare nel migliore dei modi. La mercificazione del corpo femminile, nelle parole della De Nicolò, acquista un nuovo significato in quanto, secondo quanto sostenuto dalla donna, sono solo le meno avvenenti a sentirsi svilite da chi le utilizza come merce di scambio, una “patonza che deve girare” per il diletto degli uomini più facoltosi.
Le parole di Terry, coinvolta a pieno titolo nell’inchiesta di Bari e inserita tra le otto persone indagate nel caso escort, minacciano di creare un vero e proprio caso, quello legato a un personaggio dai meriti certamente non chiari, che dimostra di sentirsi in grado di bollare la politica italiana come retrograda e il pensiero della sinistra ancora legato a un’utopia che promuove il benessere collettivo. Perché “chi guadagna duemila euro al mese dimostra di non essere in grado di vivere da leone”.
“Chi accusa Berlusconi e Tarantini è solo invidioso”: il punto di vista di Terry
Oggi, all’indomani delle intercettazioni tra Tarantini e Berlusconi che hanno inchiodato numerose donne dello spettacolo – l’ultima è stata la raccomandazione a Belen Rodriguez – l’intervista di Maria Teresa “in arte Terry” acquista un senso tutto nuovo. Difficile accettare il fatto che la morale del giorno arrivi da un personaggio disposto a dichiarare che “per soldi, ognuno dovrebbe essere disposto a vendere la propria madre” ma la De Nicolò, certa della genuinità del suo pensiero, è un fiume in piena e, dimostrando la forza del legame con il Premier e Tarantini, dichiara:
Tarantini non ha scoperto l’acqua calda, questo sistema esiste da molto tempo. Chi lo accusa, insieme a chi accusa Berlusconi, lo fa mosso dall’invidia perché non vivrà mai nemmeno un giorno nel modo in cui ha vissuto lui. Se m’invitassero ancora alle feste di Palazzo Grazioli, ci tornerei. Se vai in strada e chiedi a una donna se vuole andare da Silvio, ci va a piedi, correndo anche. Se sei una bella donna e ti vuoi vendere, lo devi poter fare. La bellezza è un valore che non tutti hanno e va pagato. Se tu sei racchia e fai schifo, te ne devi stare a casa.
Certo, bisognerebbe chiedersi qual è il tipo di donna disposta ad accorrere al richiamo ma su questo la De Nicolò glissa. In Italia, ci sono migliaia di belle donne che preferiscono rinunciare a cambiare l’automobile a patto di potersi ancora guardare allo specchio. Ma anche questo, come quello di Terry, è un punto di vista che potrebbe non trovare troppi sostenitori. Certo è che, in merito alla bellezza, a come sfruttarla e a come rendere facili i guadagni, la donna ha le idee piuttosto chiare e prosegue:
Se un imprenditore è onesto non fa un grande business, rimani nel piccolo. Se vuoi aumentare i numeri, devi rischiare. E’ la legge del mercato. Più in alto vuoi andare, più cadaveri dovrai sorpassare ed è giusto che sia così. L’ideologia moralista della sinistra mi fa arrabbiare. Tutti dovrebbero guadagnare duemila euro al mese, tutti dovrebbero avere gli stessi diritti. Ma quando mai? Qui vince la legge del più forte. Se sei pecora, rimani a casa con duemila euro al mese. Se invece ne vuoi ventimila, devi metterti sul campo e vendere tua madre.