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La moglie di Giuliano Gemma distrutta: “Non ho fatto in tempo a vederlo vivo”

Un lungo racconto sofferto quello di Daniela “Baba” Richerme, che a due giorni dalla tragica scomparsa dell’attore racconta il suo dolore dopo l’incidente. La consorte, al suo fianco dal 1997, ripercorre tutti i momenti della loro storia d’amore.
A cura di Laura Balbi
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A un giorno dalla morte di Giuliano Gemma rimane l'affetto di tutti quelli che lo amavano, amici e fan, ma soprattutto sua moglie Daniela "Baba" Richerme. Al suo fianco da più di 15 anni come consorte, dopo averlo conosciuto grazie alla passione comune per il cinema, Daniela ricorda con amore quei momenti, prima di irrompere in un'emozione incontenibile ricordando che oggi Giuliano non c'è più. La critica cinematografica rilascia le sue prime dichiarazioni a Corriere.it, andando indietro con la memoria al loro primo incontro:

Era il 1985, al Festival di Nizza. Gli avevo chiesto un’intervista ma non era stato facile ottenerla, perché Giuliano era impegnatissimo, tra i protagonisti insieme a Sergio Leone di una settimana-omaggio interamente dedicata al cinema italiano.

Tra loro non scoppiò la passione in quel primo incontro, Gemma era sposato con Natalia Roberti. Dieci anni dopo però si ritrovano:

A un altro festival. Lui stava faticosamente ricomponendo la sua vita, dopo la grave perdita della moglie. Iniziava a riaffacciarsi alla normalità. Cominciammo a frequentarci.

Poi le nozze che Daniela ricorda così: "Fu il nostro amico Francesco Rutelli a celebrare il matrimonio. Una cerimonia semplicissima. Non riuscimmo nemmeno fare la luna di miele, perché Giuliano era impegnato nelle riprese di un film a Marsiglia. Ma la nostra è stata una lunga luna di miele. Lui è stato il grande amore della mia vita." Baba però deve ritornare al presente doloroso che il fato le ha presentato, tornare alla realtà della morte improvvisa e inaspettata di suo marito. Nell'emozione dilagante afferma:

Non riesco a rendermene conto, non riesco a capire che lui non c’è più. Continuo a chiamarlo e lui continuerà a chiamarmi come ha fatto anche ieri, dicendomi “Pisi? – questo era il nomignolo che mi aveva dato – a che ora arrivi? Quando rientri a casa?”. Io ero in redazione, stavo lavorando… Poi, verso le 18, un’altra sua telefonata, mi dice “ho avuto un incidente, mi fa male una gamba, sono in ospedale…”. Come, in ospedale? Che è successo?, gli dico io… Mi sono precipitata, ma quando sono arrivata…

Ricordare non è facile, soprattutto quando i medici l'hanno messa al corrente della situazione:

I medici mi hanno detto “Signora la situazione è molto critica, arresto cardiaco”. Non ho fatto in tempo a vederlo ancora vivo.

Per Gemma la camera ardente sarà allestita in Campidoglio domenica e i funerali si terranno a Santa Maria dei Miracoli. Daniela ricorda ancora una volta con stima il marito scomparso:

Non si è mai atteggiato a divo. Nonostante fosse un attore conosciuto in tutto il mondo che ancora oggi riceveva montagne di lettere dai fan, era la persona più semplice, umile, modesta che io abbia mai conosciuto nel suo ambiente. Non si prendeva sul serio e io, per questo, a volte lo rimproveravo. Era una persona che non si poteva non amare.

Dalla loro unione non sono mai nati figli ma Daniela fa sapere di avere un legame speciale con Vera e Giuliana, le figlie nate dal matrimonio con Natalia:

Io adoro le figlie di Giuliano, siamo sempre state tutta una famiglia. Dalla nostra unione, però, non sono nati altri figli: non sono venuti, ma non abbiamo insistito molto per averne… Era uno scultore bravissimo e autodidatta ha realizzato statue in bronzo anche di due metri, come un gigantesco Chaplin… e poi avevamo la stessa passione per gli animali.

Giuliano e Daniela erano una coppia innamorata, litigavano solo per qualche sigaretta di troppo. Poi una vita fatta di semplicità, e come racconta la moglie il signore del Western all'italiana non si era mai montato la testa:

Amava prendersi in giro. Sere fa eravamo in pizzeria. Un gruppo di giovani seduti al tavolo di fianco. Uno di loro viene da noi e gli dice “Signor Gemma, devo assolutamente farmi una foto con lei, perché per me è un mito”. E lui, ridendo, ribatte “Meno male che non mi hai chiesto di farti un autografo per tua madre!”

Un ultimo rammarico legato al cinema italiano,che forse si è dimenticato di lui troppo presto:

Peccato che il cinema italiano, negli ultimi anni, lo abbia dimenticato. Non ho fatto in tempo a dirgli che avrei voluto diventare vecchia al suo fianco.

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