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La pornostar Mia Khalifa minacciata di morte, ha usato l’hijab in un film hard

La pornostar libanese Mia Khalifa ha sconvolto il mondo musulmano. Sarebbe “colpevole” di aver recitato in un film hard vestita solo dell’ hijab, il velo indossato dalle donne islamiche. La giovane ha ricevuto numerose minacce di morte.
A cura di Stefania Rocco
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Il mondo del cinema hard è ricco di donne splendide che hanno utilizzato provocazioni a vario titolo pur di riuscire a fare in modo che la loro fama svettasse al di sopra delle altre. La pornostar libanese Mia Khalifa, però, potrebbe essersi spinta decisamente oltre. Molto apprezzata dai fan di tutto il mondo, Mia ha 21 anni e vive a Miami ma è originaria del Libano. Sfruttando le fattezze mediorientali e i colori che ricordano molto da vicino quelli delle donne musulmane, Mia ha recitato all’interno di un film hard vestita solo dell’hijab, il tradizionale velo indossato dalle donne di fede islamica. Forte dei suoi 85.000 followers su Twitter, la Khalifa sa di aver acquisito un seguito talmente vasto da obbligarla ogni giorno a ingegnarsi nel tentare di trovare modi nuovi di catturare l’attenzione, data la spietata concorrenza nel settore. Quale metodo migliore se non quello di trarre ispirazione da un mondo notoriamente ricco di tabù quale quello islamico per dare ai suoi fan quel tocco in più che le avrebbe consentito di provocare scalpore? Purtroppo, la sua intraprendenza non è piaciuta ai connazionali più tradizionalisti che l’hanno aspramente criticata, arrivando addirittura a minacciarla di morte per aver dissacrato uno dei punti cardine della tradizione islamica.

La “liberazione sessuale” parte dal fenomeno Mia

La scrittrice femminista Juliana Yazbeck ha applaudito al tentativo di Mia di scuotere il mondo femminile musulmano, affinché alle donne sia concessa la libertà di scegliere il proprio percorso. “Serve davvero una pornostar per smuovere il conservatore e sessista Libano?” si chiede la scrittrice, cui fa eco la stessa reginetta del cinema hard che ancora non si spiega la severità di alcune accuse ricevute e le minacce di morte. “Ma il Medio Oriente non ha cose più importanti di me a cui pensare?” si domanda Mia sui social tra il serio e il faceto.

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