Lily Collins, la figlia di Phil Collins: “Ho affrontato bulimia e anoressia, con papà rapporto complicato”
Lily Collins, la 28enne figlia di Phil Collins, nata dal secondo matrimonio del cantante con Jill Tavelman, esce allo scoperto raccontando una dura battaglia che ha combattuto per anni lontano dai riflettori. "Da adolescente ero bulimica e anoressica". Quello che le ha dato la spinta per parlare è stato il suo nuovo ruolo in "To the Bone", film in cui interpreta proprio una ragazza anoressica.
Per me questo è stato un ruolo drammatico, ho combattuto per anni contro bulimia e anoressia così quando ho ricevuto il copione mi sono sentita come se tutto l'universo mi invitasse ad affrontare il mio passato, i miei fantasmi e i miei turbamenti. Mi abbufavo di qualsiasi tipo di cibo-spazzatura, poi vomitavo. La gola non smetteva di bruciare e l'esofago mi faceva male. Ero terrorizzata, temevo di aver compromesso la mia fertilità.
Il rapporto con Phil Collins
Lily Collins si racconta nel suo libro "No shame, no regrets, just me", svela il rapporto complicato con suo padre Phil Collins, un rapporto fatto di insicurezze. Risolvere con lui l'ha aiutata molto a capire se stessa:
Molte delle mie insicurezze venivano da lì, dal rapporto che avevo con mio padre. Da quel momento in poi, è andato tutto bene.
È tra le giovani attrici più promettenti d'Inghilterra, tra i lavori più interessanti il ruolo da protagonista in "Shadowhunters – Città di ossa", poi è accanto a Taylor Lautner in "Abduction – Riprenditi la tua vita", nel 2014 è nel cast di "Scrivimi ancora", adattamento dall'omonimo romanzo di Cecelia Ahern, poi la nomination ai Golden Globe per "L'eccezione alla regola" e il ruolo da protagonista in "To the Bone". "Okja" è il prossimo progetto che la vede protagonista al fianco di Jake Gyllenhaal e Tilda Swinton, si tratta di una produzione originale Netflix molto attesa.
