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Luca Argentero sull’aggressione al paparazzo: “Foto derivate da un’azione di stalking”

In una lettera inviata al direttore di “Diva e Donna”, Luca Argentero racconta la sua versione sull’aggressione al paparazzo di cui è stato protagonista: “Non vi fate problemi a dare del ‘cornuto’ o della ‘poco di buono’ a qualcuno”.
A cura di Stefania Rocco
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Luca Argentero racconta la sua versione dei fatti sull’aggressione al paparazzo di cui è stato protagonista. Denunciato dal fotografo che sarebbe finito in ospedale a seguito dell’accaduto, come da lui stesso raccontato, l’attore ha deciso di scrivere al direttore di “Diva e Donna” Angelo Ascoli. Riesce a stento a trattenere la rabbia l’attore, e dichiara che quelle foto sarebbero state ottenute in seguito a una vera e propria azione di stalking ai suoi danni:

Gentile Sig. Ascoli, la presente solo per manifestarLe la mia profonda delusione nel constatare che anche questa volta non abbiate approfittato della ghiotta occasione per stare zitti. Le modalità, con cui in due occasioni distinte avete acquistato e pubblicato foto ottenute attraverso una vera e propria azione di stalking, confermano la mia opinione sul Vostro modo di fare comunicazione, ovvero tutto tranne che la verità. Utilizzate come fornitori persone dalla dubbia moralità, scrivete, titolate, descrivete e decorate situazioni senza la minima aderenza al vero, senza sapere, senza farvi scrupoli rispetto al peso delle parole che usate. Senza aver nessun riscontro diretto, raccontate di dinamiche personali delicatissime e a volte dolorose, amplificando se possibile la sofferenza che queste vicende si portano dietro. Non vi fate scrupoli verso i diretti interessati, verso le persone a loro vicine e neanche verso i vostri lettori, ai quali propinate bozze informi di trame da soap opera spacciandole per mezze verità. Insultate implicitamente il buon nome delle persone, non vi fate problemi a dare del “cornuto” o della “poco di buono” a qualcuno senza avere la minima cognizione di causa. Vorrei poterlo fare con una persona a Lei cara. Ma certo io faccio l’attore e sono tenuto a sopportare qualsiasi cosa, giusto? Io so chi sono, che mestiere faccio e i risvolti che questo comporta, e in dieci anni mi sono sempre rassegnato a una serena accettazione, ma avete davvero passato il segno. Tutto questo vi definisce come professionisti ma anche come esseri umani, e ci tenevo a dirLe personalmente quanto bassa sia la mia stima nei Vostri confronti. Oltre a difendermi nelle sedi opportune, sarà mia premura fare tutto ciò che è in mio potere per ostacolarvi, screditarvi, raccontare il vostro modus operandi attraverso i canali a mia disposizione. Nell’era dei social siete diventati ancora più inutili, perché se uno come me decide di condividere qualcosa di privato ha gli strumenti per farlo senza ricorrere alla stampa, garantendosi tra le altre cose la certezza della verità. Mi dispiace molto per Lei, non deve essere facile addormentarsi ogni sera sapendo di aver fatto un pessimo lavoro, di aver ferito qualcuno e di aver contribuito a rendere le persone più ignoranti e disinformate di quanto già lo siano. Un saluto e buona giornata, Luca Argentero.

La risposta del direttore di “Diva e Donna”

Ascoli, direttore del settimanale in questione, ha risposto pubblicamente ad Argentero attraverso una lettera il cui contenuto è stato mandato in onda nel corso dell’ultima puntata di “Pomeriggio 5”, il talk pomeridiano condotto da Barbara D’Urso su Canale 5. Il testo  fa spesso riferimento alla partecipazione di Argentero al "Grande Fratello"e, più in generale, recita:

Gentile sig. Argentero, la Sua lettera si commenterebbe da sola ma mi sembra giusto rispondere, perché solleva dei problemi che è giusto affrontare. Lasciamo perdere per adesso le offese e le minacce, per queste abbiamo passato la lettera ai nostri legali. Lasciamo perdere anche i Suoi riferimenti alla dubbia moralità dei nostri fornitori, affermazione che ovviamente non condivido e della quale Lei si assume tutta la responsabilità. Sorvoliamo anche sul fatto che a scriverle è un attore come Lei, che nasce quale concorrente del “Grande Fratello”, dove notoriamente la privacy non esiste neanche sotto le lenzuola. Ma è evidente che oggi Lei, celebre e bravissimo attore, non rifarebbe quel “Grande Fratello”. Caro Sig. Argentero, voglio però rassicurarla per me è facilissimo addormentarmi la sera, perché durante il giorno mi limito a fare quel mestiere di giornalista, di cui Lei, se ho capito bene, non sembra avere molto stima. E fare il giornalista significa, caro Sig. Argentero, pubblicare foto e raccontare fatti. Lei sostiene che nell’era dei social siamo diventati inutili. Piacerebbe a molti, lo so. E’ comodo starsene a casa e condividere la propria verità, raccontandola senza contradditorio. Noi ci siamo limitati a pubblicare delle foto, in cui Lei nella pubblica strada compie determinate azioni senza commenti né giudizi. Mi dispiace che la faccenda non le piaccia, ma se Lei è un personaggio pubblico com’è un celebre e bravissimo attore, il Suo pubblico ha diritto di vedere quelle foto così come di leggere i post sui social network con cui Lei decide di condividere il Suo privato. Perché, come avrà imparato al “Grande Fratello”, far parte del mondo dello spettacolo dà grandi vantaggi proprio perché regala a pochi fortunati una popolarità che distingue il celebre attore Luca Argentero da uno sconosciuto. E così, Lei che insegue il fotografo finisce sui giornali, lo sconosciuto soltanto in commissariato. Parchè la realtà e i fatti, caro Sig. Argentero, sono quelli che sono e i lettori continueranno a conoscerli fino a quando ci saranno giornali che li pubblicheranno. Poi ci sarà solo un “Grande Fratello”, che deciderà cosa condividere con persone ignoranti e disinformate.

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