Lucci consola Marrazzo: “Tutti vanno con le prostitute” [VIDEO]
E’ riuscito finalmente a trovare la forza per ritornare a mostrarsi in pubblico il politico Piero Marrazzo, ex Governatore della Regione Lazio, costretto a dimettersi a causa dello scandalo trans legato alla relazione con la transessuale Natalie. L’uomo, intercettato da Enrico Lucci qualche minuto prima di prendere parte a un dibattito organizzato dal partito l’Italia dei Valori, è stato il protagonista della prima puntata de Le Iene. Lucci, con la solita irriverenza, ha chiesto al politico d’illuminarlo sulle cause per cui, solo lo scorso anno, decise di dimettersi dalla sua carica al fine di scampare alla gogna mediatica abbattutasi su di lei in merito allo scandalo che l’ha visto vittima di un ricatto legato alla sua passione per il mondo transessuale.
Nella prima puntata de Le Iene, il ritorno di Piero Marrazzo
Marrazzo, che ha parlato per la prima volta di quanto accadutogli in un’intervista a Repubblica pubblicata lo scorso mese, si è detto disponibile a rispondere alle domande della Iena, affinchè anche quella fascia di pubblico che segue il programma, in gran parte diversa rispetto a quella appassionata di comizi politici, sentisse dalla sua voce che cosa è realmente successo all’inizio del 2010, una scandalo su cui si è tanto romanzato e che ha scosso fin dalle fondamenta il mondo politico. Marrazzo non si dice pentito.
Da uomo ha saputo affrontare a testa alta quanto gli è accaduto, senza mai sottrarsi alle domande di chi, su questa storia, ha ampiamente speculato. Lucci, partendo dall’intervista pubblicata su Repubblica, in cui Piero descrive la figura del transessuale come rassicurante e carica di femminilità, gli chiede di spiegare meglio il suo punto di vista. Oltre ai titoloni su Marrazzo che ci ricasca – scattati a febbraio di quest’anno quando l’ex Governatore fu fermato dai carabinieri in compagnia di un viados – c’è la storia di un uomo comune che vive la sua sessualità nella maniera che più gli aggrada e che, consapevole dell’enorme responsabilità legata alla sua carica pubblica, si sente pronto a scusarsi con chi l’ha votato, senza mai abbandonare però le sue convinzioni, secondo cui la vita sessuale di ognuno debba necessariamente rimanere privata. Oggi, che le indagini sul caso Marrazzo si sono concluse con la determinazione di otto persone a processo, e coinvolte a vario titolo nel ricatto perpetrato ai danni dell’uomo, l’uomo si sente finalmente libero di raccontare il suo punto di vista sulla vicenda.
Piero Marrazzo e il rapporto con i trans raccontato su Repubblica
Lucci chiede all’ex governatore di raccontare la sua posizione e il rapporto che oggi lo accosta ancora a quella vicenda che gli costò la sua carica pubblica:
Mi sento come un uomo che deve sempre rispondere dei suoi errori: io ho chiesto scusa e mi sono dimesso. Viviamo in una società ipocrita, in cui il male non viene affrontato. L’unica cosa che devi fare per rimediare è morire, te ne devi andare via. Invece no, l’unico modo per superarle, soprattutto se hai tre figli, e delle persone a cui vuoi bene, è rimanere in vita. Se no che fai? Ti dimetti dalla vita? Io mi domandavo perché ho fatto quelle cose e ho fatto delle domande a un grande psichiatra. La questione dei trans è un problema degli eterosessuali. Quello che ho raccontato nell’intervista a Repubblica, rispetto al fatto che le transessuali sono donne all’ennesima potenza e che la loro è una figura rassicurante, sono solo alcune delle spiegazioni che mi sono state fornite per spiegare il mio comportamento.
Lucci, divertito di fronte alla spiegazione di Piero, controbatte dicendo che il problema non sono i gusti sessuali dell’uomo quanto piuttosto l’essere diventato ricattabile attraverso i presunti regali alle sue amanti, comprati con i soldi pubblici, o l’utilizzo delle auto blu per incontri che nulla avevano a che fare con la politica. Sulla questione, però, Marrazzo si chiude e, in attesa di ulteriori accertamenti, preferisce non rispondere, segno che, a dispetto della serenità dimostrata, la vicenda è tuttora lontana dall’essere conclusa.