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Maria Teresa Mattei di ‘Non è la Rai’: “La rivalità era feroce, Ambra non mi saluta più”

Maria Teresa Mattei, ex ballerina di “Non è la Rai” diventata la moglie di Dino Baggio, racconta la feroce rivalità con le colleghe conosciute nella trasmissione di Boncompagni: “Ambra ha smesso di salutarmi”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistata dal settimanale “DiPiù”, Maria Teresa Mattei racconta il suo periodo a “Non è la Rai” quando Gianni Boncompagni la scelse tra le ballerine di diverse edizioni del programma. Come le sue colleghe, anche Maria Teresa conferma che la rivalità tra le ragazze era feroce e che tutte sgomitavano pur di ottenere qualche inquadratura in più. Quella competizione guastò anche il suo rapporto con Ambra Angiolini, che per mesi sarebbe stata sua amica:

Io ero diventata una ballerina molto richiesta in televisione, ma ho mollato tutto per amore. Inizialmente ballavo in seconda fila, poi andai da Boncompagni, gli chiesi di cantare, lui mi mise alla prova e per un periodo mi diede molto spazio, ma dovevo sempre dare il massimo per essere una delle più in vista, la rivalità era feroce. Ambra ha smesso di salutarmi e ha cominciato a evitarmi. Sono andata nel suo camerino, le ho chiesto quale fosse il problema e lei mi ha risposto; "Niente, non preoccuparti". Ma ha continuato a ignorarmi. Qualcuna delle ragazze, gelosa del rapporto che avevo con Ambra, aveva messo in giro la voce che parlavo male di lei. Non ho mai saputo chi fosse, purtroppo quelle cose accadevano in un ambiente in cui si sgomitava per mettersi in luce.

Maria Teresa Mattei è la moglie di Dino Baggio

Maria Teresa abbandonò il mondo della televisione per sposare Dino Baggio, calciatore oggi 45enne che ha militato nella Juventus e in Nazionale. Il loro fu un amore travolgente che la spinse ad abbandonare i suoi sogni di gloria:

Tramite il suo amico continuava a invitarmi e io l'ho raggiunto a Parma, dove giocava in quel periodo. È stato un attimo: ci siamo visti a cena e ho capito all’ istante che era l'uomo della mia vita. Ho continuato a lavorare a Buona domenica, per mesi ho fatto su e giù da Roma a Parma. Mi pesava, anche perché sapevo che Dino avrebbe potuto cambiare diverse squadre negli anni e non avere una "casa fissa". Non mi piaceva stargli lontano, non credevo in un rapporto a distanza, temevo che alla lunga la nostra storia ne avrebbe risentito. Così quando Dino mi ha chiesto di sposarlo, ho deciso di mollare tutto per seguirlo. Per lui mi sono trasferita a Tombolo, il suo paese d’origine, un bel cambiamento per me, romana cresciuta in una borgata.

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