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Marika Fruscio tifa Napoli ma vota Lega, lei si difende: “Che male c’è?”

Le contraddizioni di Marika Fruscio, intervistata prima da “La Zanzara” e poi da “La Radiazza”, vengono fuori: vota Lega ma tifa Napoli. Lei si difende: “Non c’è nulla di male e non sono contro i napoletani”.
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Che polverone che si è alzato su Marika Fruscio, ma questa volta non sono le sue forme a tenere banco, né la sua focosa esultanza tutta nuda ad un gol del Napoli. Tutto è nato dall'intervento della soubrette al programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani, "La Zanzara", che ha rivelato la sua fede politica, in palese contraddizione con quella calcistica:

Sono di estrema destra e alle ultime elezioni ho votato la Lega Nord di Matteo Salvini.

Una dichiarazione che non è piaciuta a tutti i suoi supporter napoletani che, da quando lei ha sbandierato di tifare per la squadra più importante del Sud, hanno cominciato a sostenerla e a seguirla, complice anche i suoi spogliarelli hot. Ma non è tutto. Marika Fruscio lavora tra Milano e Napoli, da "Diretta Stadio" ai programmi d'approfondimento calcistico proprio dedicata alla squadra azzurra di Aurelio De Laurentiis, ed è per questo che una dichiarazione del genere ha spinto le "zanzare del Sud" Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli a contattarla telefonicamente nel corso de "La Radiazza", lo show radiofonico quotidiano in onda su Radio Marte.

Voto la Lega ma ho anche preso casa ai Ponti Rossi a Napoli. Io sono contro gli immigrati e per il ritorno della lira, ma non sono contro i napoletani.

Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli, reduci dalla bellissima serata in onore ai 20 anni dalla morte di Massimo Troisi, incalzano: "Come fai a conciliare la fede per Napoli e per il Napoli e la Lega Nord? Perché non dici nulla a favore di Napoli? Non sai che i leghisti da vent'anni insultano i napoletani?".

Lungi da me il fatto di dire qualcosa contro la gente e la città, io ho appoggiato la Lega per altri motivi. Se mi danno voce in capitolo, certo che glielo dico.

Il confronto molto aggressivo viene poi stemperato da Gianni Simioli, con una chiosa fondamentale: "Fossi in te a Matteo Salvini e Borghezio, li stordirei con le tue…tette". 

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