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Mario Monicelli si è suicidato: il cordoglio della famiglia

Si è suicidato all’età di 95 anni il grande regista della commedia all’italiana Mario Monicelli, gettandosi dal balcone del reparto di urologia dell’Ospedale San Giovanni a Roma.
A cura di stefano brosca
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mario monicelli morto

Mario Monicelli è morto. Stanco della vita all’età di 95 anni si è tolto la vita gettandosi dal balcone della clinica dove era ricoverato. Dopo Leslie Nielsen il mondo del cinema piange un'altra scomparsa dolorosa.

Nato a Viareggio nel 1915 da una famiglia di origini mantovane Mario si laurea si in Filosofia a Milano ma vive il pieno del fermento culturale della provincia toscana dove viene iniziato al mondo del cinema da Giovacchino Forzano. In questo peeriodo Monicelli assimila lo spirito goliardico e amaro della comicità toscana che sarà uno dei tratti distintivi delle sue commedie.

Gli esordi dietro la macchina da presa avvengono negli anni 30 con lo pseudonimo di Michele Badiek con cui gira due mediometraggi, Pioggia d’estate e I ragazzi della via Paal ma nel frattempo scrive sceneggiature per altri registi. L’esordio ufficiale è in coppia con Steno col quale dirige Totò in Guardie e Ladri nel 1951. Nel 1953 inizia a lavorare da solo e a scrivere le sceneggiature per se. Il grande successo arriva nel 1958 con uno dei classici della commedia all’italiana I soliti ignoti nel quale dirige per la prima volta due attori che di li a poco sarebbero diventati dei mostri sacri del cinema italiano e che avrebbe diretto in numerose pellicole di successo, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassmann. La filmografia di Monicelli è vastissima e comprende titoli di cui dire semplicemente che hanno fatto la storia del cinema italiano è riduttivo, basti pensare ad Amici Miei o la Grande Guerra o il Marchese del Grillo. Nei suoi film Monicelli ha descritto la storia d’Italia dal fascismo al dopoguerra, del boom economico e della crisi, fino all’incertezza dei giorni nostri. Il maestro è sempre stato un attentissimo osservatore della realtà italiana, nei suoi film vizi e virtù del nostro popolo sono sempre stati dipinti con maestria e lucidità, senza omettere ne edulcorare nulla, cercando quanto è più possibile di essere fedele al reale. L’elenco di attori che hanno collaborato con Monicelli è vastissimo fra i più noti i già citati Gassmann e Mastroianni, Totò Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Anna Magnani, Nino Manfredi, Monica Vitti, Gigi Proietti e l’indimenticabile e inarrivabile Gian Maria Volontè.

Monicelli ha avuto diverse mogli e figli e numerosi nipoti. L’ultima compagna è stata Chiara Rapaccini di quarant’anni più giovane. Da molti anni nonostante fosse molto vecchio aveva scelto di vivere da solo per non pendere sugli altri e rimanere autonomo e vigile “Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più

Dopo la morte di Dino De Laurentiis un altro pezzo di storia del cinema e d’Italia se ne va, lasciandoci con una pessimistica previosione sul futuro dell’Italia e del mondo in una delle sue ultime uscite pubbliche a Raiperunanotte.

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