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Matt LeBlanc: “Avere 50 anni fa schifo”

È stato l’indimenticabile Joey Tribbiani in “Friends”, oggi Matt LeBlanc è un attore cinquantenne (compiuti lo scorso 24 luglio) che ha ancora tanti progetti in corso ma che non ama invecchiare. “Avere cinquant’anni fa schifo”.
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È stato l'indimenticabile Joey Tribbiani in "Friends", oggi Matt LeBlanc è un attore cinquantenne (compiuti lo scorso 24 luglio) che ha ancora tanti progetti in corso ma che non ama invecchiare. "Avere cinquant'anni fa schifo". Lo rivela senza mezzi termini a "The Daily Beast", la testata americana all digital che gli ha dedicato lo spazio principale nella colonna dedicata al mondo dello spettacolo.

Si, avere cinquant'anni fa schifo. Non c'è un modo di addolcire la cosa. Tu pensi, wow, che fine ha fatto tutto il tempo? Mi sento ancora come se ne avessi appena compiuti 40.

Matt LeBlanc è attualmente impegnato nel lancio della quinta ed ultima stagione di "Episodes", in cui interpreta se stesso, un attore che non riesce a farsi vedere dal pubblico diversamente dal personaggio di Joey. Da quando la serie che gli ha regalato la popolarità mondiale è terminata, le carriere di tutti hanno preso traiettorie differenti. Se Jennifer Aniston è diventata una stella internazionale del grande schermo, LeBlanc è rimasto un piccolo re del piccolo schermo ripartendo proprio da "Joey", spin-off di Friends, cancellato dopo due stagioni per un drastico calo di ascolti.

Dopo la fine di "Joey", i piani erano di fermarsi un anno. Alla fine ho deciso di fermarmi cinque o sei anni. E non ho fatto nulla ed è stato grande. Me ne andavo in giro, ero a casa a passare del tempo con mia figlia o andare a trovare la famiglia, guidare auto, motociclette e anche solo perdere il tempo in giro. È stato davvero divertente. Non ho mai sentito il bisogno di ritornare a lavorare. Leggevo tantissime sceneggiature durante il giorno, ma nessuna mi catturava davvero. Nulla di buono per tirarmi via dal divano.

Poi la chiamata di David Crane, co-creatore di "Friends", per l'esperimento di "Episodes".

Non ho nessun rimorso, davvero. Ho cominciato a rallentare e a godermi la vita un po' alla volta senza lavorare troppo duramente. E sono stato impegnato più di quanto credevo, quindi a un certo punto sentivo di avere qualcosa da dare.

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