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Mauro Coruzzi termina la degenza e chiarisce: “Non soffro di solitudine”

Platinette sta bene e si prepara ad uscire dall’ospedale, ma nell’ultimo videomessaggio ci tiene a precisare qualcosa in merito a quanto detto giorni fa, quando accennò si sarebbe sarebbe aspettata maggiore presenza da parte di alcune persone. Oggi chiarisce: “Non era un grido di aiuto”.
A cura di Andrea Parrella
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Mauro Coruzzi sta bene, questa è la notizia essenziale. Dopo il ricovero dei giorni scorsi, in cui aveva fatto sapere di doversi sottoporre a un intervento per perdere peso e non, come qualcuno aveva pensato, per cambiare sesso. I giorni in ospedale di Platinette sono stati scanditi da diversi messaggi video pubblicati sulla sua pagina Facebook nei quali Coruzzi si è mostrato senza alcun tipo di problema in vesti e aspetto da degente. Un by pass gastrico del quale parlava così: "Se avrò problemi potrò toglierlo prima, altrimenti lo toglierò comunque tra sei mesi. Una soluzione per chi, come me, non ha grande forza di volontà. Non è un passaggio da monarchia alla repubblica, ma una soluzione per chi come me ha poca forza di volontà per perdere un po' peso e che mi permetterà di provare meno fame".

Oggi il nuovo messaggio, nel quale Mauro Coruzzi, oltre a ringraziare tutte le persone che si sono interessate alla sua salute, cerca di chiarire il secondo videomessaggio pubblicato tre giorni fa, nel quale mostrò un certo risentimento nei confronti di certe persone, certi amici e colleghi, dai quali si aspettava qualcosa di più in questo momento. Ma Coruzzi ci tiene a precisare che quello pronunciato nel video non era un grido di richiesta d'aiuto:

Non volevo generare tutto questo vulcano di reazione per aver semplicemente detto che mi aspettavo delle visite. Non mi aspettavo "delle" visite". Mi hanno dato fastidio le reazioni di qualcuno con cui hai lavorato degli anni e poi improvvisamente in certe situazioni vedono ciò che fai come una sorta di vendetta: niente di tutto ciò. Ci sono rapporti professionali e rapporti umani, uno spera che le due cose a volte siano miscelate e si accorge poi che non è così, ma magari mi sbaglio io. Sto bene, non soffro di solitudine, mi ha fatto piacere vedere qualcuno ma non era un grido di allarme.

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