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Micaela Ramazzotti: “Sono stata bullizzata, i ragazzi erano crudeli per la mia magrezza”

L’attrice de La pazza gioia e moglie di Paolo Virzì svela l’adolescenza difficile, alle prese con il bullismo: “I ragazzini possono essere crudeli e violenti, dicevano che il mio seno piccolo sembrava una tavola da surf”.
A cura di Valeria Morini
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Un'altra star del mondo dello spettacolo scende in campo per parlare di bullismo e raccontare la propria esperienza personale. È il turno di Micaela Ramazzotti, la bella attrice romana protagonista di film come "La prima cosa bella", "Anni felici", "Il nome del figlio" e il recente e premiatissimo "La pazza gioia". Sulle pagine di Grazia, la Ramazzotti ha confessato di aver subito derisioni e maltrattamenti quando era un'adolescente.

Mi sentivo insicura. Inadeguata. Sono stata bullizzata. I ragazzini possono essere crudeli e violenti: quelli del mio quartiere prendevano in giro la mia magrezza, dicevano che il mio seno piccolo sembrava una tavola da surf.

L'amore con Paolo Virzì: "Ho capito subito che era l'uomo per me"

Micaela Ramazzotti è innamoratissima del marito Paolo Virzì, regista che l'ha diretta in "Tutta la vita davanti", "La prima cosa bella" e, appunto, "La pazza gioia", con cui è sposata dal 2009 e dal quale ha avuto i figli Jacopo (nato nel 2010) e Anna (venuta al mondo nel 2013: il vero parto di Micaela è presente nel film "Il nome del figlio"). Il loro amore resiste al passare del tempo nonostante i 15 anni di differenza e la coppia si tiene lontana dal gossip:

Siamo diversi, per età e provenienza, ma tra noi c’è uno scambio alla pari. Lui mi regala la sua esperienza e la sua sicurezza, io lo ricambio con la mia giovinezza e i miei stupori. Quando mi sono innamorata di lui, ho capito immediatamente che era l’uomo per me e l’ho voluto con tutta me stessa. Siamo cresciuti insieme e il nostro amore si costruisce giorno dopo giorno.

Infine, ancora una volta l'attrice, classe 1979, ha manifestato la sua contrarietà alla chirurgia estetica:

Mi piaccio come sono e detesto l’idea dei ritocchi. La Micaela giovanissima non c’è più e ho l’ansia di scoprire come diventerò quando le prime rughe si manifesteranno. La prospettiva di invecchiare non mi spaventa, anzi mi dà una sensazione di sicurezza.

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