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Michelle Hunziker: “Voglio un quarto figlio, non mi fermo qui”

Intervistata da “Chi”, Michelle Hunziker spiega di non avere alcuna intenzione di fermarsi al terzo figlio. Se anche il quarto bebè, però, dovesse essere una femminuccia, allora si arrenderà.
A cura di Daniela Seclì
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Michelle Hunziker è in attesa della sua terza figlia. Dopo Aurora e Sole, infatti, presto potrà stringere tra le braccia la bimba avuta dal compagno Tomaso Trussardi. Intervistata dalla rivista "Chi", però, ha spiegato di non avere alcuna intenzione di fermarsi.

"Non mi fermo qui però. Ma se la quarta sarà ancora femmina, giuro che mi fermerò".

Intanto il pancione cresce e la showgirl si sta controllando per essere certa di non prendere troppo peso. La piccola nascerà a marzo del 2015.

 "Sono nella fase centrale della gravidanza, quella in cui è più facile lievitare… mi devo controllare."

Secondo alcune indiscrezioni, la bambina potrebbe chiamarsi Stella, ma Michelle Hunziker non conferma. Ha spiegato, però, il motivo per cui hanno scelto il nome Sole:

“È formato da due sillabe che sono le finali di Tomaso e Michelle”.

Il 10 ottobre, Tomaso Trussardi e Michelle Hunziker sono convolati a nozze. Per il momento, però, non si sono concessi la luna di miele. I due, infatti, sono dovuti tornare subito a lavoro. Ora attendono impazienti la nascita della figlia e poi si concederanno un viaggio tutti insieme.

L'impegno con l'associazione Doppia Difesa – Nell'intervista rilasciata al settimanale "Chi", la presentatrice di "Striscia la Notizia" ha anche parlato del suo impegno costante nell'associazione "Doppia Difesa". La showgirl si batte contro la violenza sulle donne e si è fatta anche promotrice del diritto delle casalinghe di percepire uno stipendio. Purtroppo, però, i risultati non sono stati quelli sperati:

“Non si è fatto avanti nessuno, non sono argomenti che interessano. Anche per quanto riguarda la violenza sulle donne è bello andare in tv a farsi belli ergendosi a paladini del sesso debole, ma alla fine, a parte la legge sullo stalking, che non è di questo governo, si fa poco. Ora è vero che ci sono più donne nei ministeri, ma hanno tolto proprio quello delle Pari Opportunità e ciò è grave.”

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