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Micol Ronchi: “Borriello ci provò ma gli dissi di andare da Belen, non sapevo fossero ex”

La focosa ex coniglietta di Playboy racconta di aver fatto la “gaffe delle gaffe” mentre era a cena con Marco Borriello e altri amici: “Lui ci provò con me, gli consigliai di rivolgersi a Belen Rodriguez. Poi mi dissero che in realtà erano ex…”.
A cura di G.D.
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Conosciamo Micol Ronchi per la sua simpatia e la sua spontanea vivacità. Un passato da coniglietta per Playboy ed uno da soubrette per Piero Chiambretti, oggi Micol Ronchi si racconta ai microfoni di Sport Mediaset per una conversazione a tutto tondo su calcio e gossip. Non ha mai avuto il mito del calciatore come compagno d'amore, però ha avuto molte storie da raccontare. Una su tutte quella su Marco Borriello, l'attaccante del Genoa, che sarebbe stato l'unico a provarci con lei, mentre erano a cena tra amici. Quello che però condisce l'aneddoto è un risvolto incredibile, che Micol ha così raccontato:

Marco Borriello durante una cena tra amici, sembrava vagamente interessato a me, finché con tono scocciatissimo non gli chiesi perché non si fidanzasse con Belen, che sembrava così giusta per lui: giovane, bella e allegra. A tavola calò il gelo e quando mi spiegarono che lui era l'ex della signora sarei sprofondata per la vergogna.

Una bella gaffe per Micol Ronchi, quasi in stile Bridget Jones, e chissà quale sarà la reazione di Belen Rodriguez, quando leggerà l'intervista. Eppure, nonostante il calciatore non sia proprio il suo uomo ideale, trova interessanti tre juventini (proprio lei, che tiene per l'Inter).

Alvaro Morata, Marchisio e Fernando Llorente. Facce da bravi ragazzi ma birbanti.

Micol Ronchi, nonostante tutto, non è mai stata con un calciatore:

No e in realtà l'idea non m'ispira. Gli uomini troppo in forma mi mettono in soggezione e mi ricordano con la loro prestanza fisica quanto sia sbagliato il mio rapporto morboso con la carbonara e i grassi saturi. Preferisco un uomo con la pancetta e che condivida con me i piaceri della tavola. Il calciatore per me è un oggetto da contemplare: guardare e non toccare insomma.

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