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“Mio marito è alto 85 cm ma è uno stallone”: la storia di Sean Stephenson

È alto solo 85 centimetri ma sarebbe uno stallone. Questo è quanto dichiara Mindie Kniss, moglie di Sean Stephenson, un uomo affetto da una malattia rarissima: l’osteogenesi imperfetta.
A cura di Stefania Rocco
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Mindie Kniss è una donna che, oltre a fare i conti con la malattia del marito, si è trovata costretta a difendersi pubblicamente dalle accuse dei cyber bulli. Mindie ha sposato il marito Sean Stephenson e per non dovergli mai stare lontana si è trasferita a Chicago, città nella quale l’uomo  aveva sempre vissuto. Sean è un uomo che soffre di una malattia molto rara, l’osteogenesi imperfetta. Si tratta di una patologia genetica che crea problemi a livello dello scheletro e delle articolazioni e che, nei casi più gravi, può determinare l’insorgenza di gravi difetti genetici. Sean, e le foto lo dimostrano, è alto solo 85 centimetri ed è costretto a vivere su una sedia a rotelle perché gli è impossibile spostarsi da solo. Nonostante i suoi gravi problemi fisici, Mindie ha scelto di sposarlo e di vivere insieme a lui una vita il più possibile normale. È infatti con estrema naturalezza che posta foto di loro due insieme su Instagram, quasi a voler sottolineare che i problemi di natura genetica di cui suo marito è affetto non rappresentino affatto una difficoltà.

Le critiche a Mindie: “L’hai sposato solo per soldi”

Sul web, però, la donna è stata oggetto di numerose critiche. Secondo quanti commentano le foto che pubblica quotidianamente, Mindie avrebbe sposato Sean solo per soldi visto che sarebbe impossibile per i due vivere un normale rapporto di coppia dal punto di vista sessuale. Intervistata dal Mirror, la donna si è difesa facendo una clamorosa rivelazione. La loro vita sessuale sarebbe perfetta, Sean sarebbe addirittura uno stallone. Ecco le dichiarazioni di Mindie:

Tra me e Sean non è stato amore a prima vista. Nel 2009, quando l’ho conosciuto, non me ne sono subito innamorata ma posso giurare che è la persona più sessualmente attiva che abbia mai conosciuto. È spaventoso che su Internet mettano in discussione la sua virilità. Insieme siamo felicissimi e non c’interessa ciò che dice di noi chi non ci conosce. Anch’io avevo qualche perplessità all’inizio ma sono sparite la prima volta che abbiamo fatto l’amore. Certo, è stato diverso dal fare sesso con una persona della mia stessa altezza ma non c’è stato alcun problema d’interazione tra noi. Credo che le persone siano a disagio con l’idea che la disabilità possa andare di pari passo con una vita normale. La realtà è diversa: sono persone come tutte le altre, con gli stessi desideri anche fisici. Sean mi dimostra ogni giorno di aver accettato quanto gli è capitato e non permette alla sua disabilità di intralciare i suoi piani.

Anche Sean si dice d’accordo con le parole di sua moglie: l’ha conquistata dimostrandole di essere sceso a patti con i suoi problemi fisici, ai quali non ha consentito di interferire con la sua vita di tutti i giorni.

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