Paolo Brosio contro il vescovo che nega l’apparizione della Madonna a Medjugorje
Paolo Brosio, si sa, da diversi anni ha iniziato un percorso di fede partito da un'apparizione, che stando a quanto da lui dichiarato, sarebbe avvenuta durante un'orgia. Fatto sta che ad oggi il personaggio televisivo è forse uno dei più noti difensori della veridicità dell'apparizione della Madonna a Medjugorje. In un lungo stato su Facebook Brosio ha attaccato l'articolo diffuso dal vescovo di Mostar, Ratko Peric, che ha negato la veridicità delle apparizioni motivandolo così: "Non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria". Brosio ha quindi motivato la sua posizione citando diverse fonti. Ecco una sintesi del suo lungo post:
In Croazia e Bosnia, da Zagabria fino a Sarajevo, passando per Mostar, tutti i più importanti quotidiani, le agenzie di stampa, le tv private e pubbliche, i quotidiani online e le radio hanno pubblicato e stanno continuando a dare grande risalto all’attacco frontale che il vescovo di Mostar Peric ha sferrato contro Medjugorje, contro le apparizioni, contro i francescani, contro i milioni di pellegrini che da 36 anni arrivano come un fiume in piena da tutte le nazioni del mondo.
Un attacco senza precedenti con toni diffamatori e denigratori contro tutti i primi accadimenti delle apparizioni dei primi mesi del 1981.
Il vescovo ha attaccato il primo parroco di Medjugorje, Padre Jozo, uomo santo ed eroico per aver accettato la Croce della prigionia e della tortura pur di non rinnegare la veridicità delle apparizioni di Medjugorje.
Padre Jozo attualmente si trova in punizione a Zagabria, da otto anni rinchiuso in un convento, senza poter riabbracciare i suoi cari in Erzegovina.Le clamorose dichiarazioni del vescovo di Mostar assumono un rilievo ancora più importante con effetti davvero negativi che creano gravi tensioni fra chi crede ed ha trovato qui una ragione di vita proprio alla vigilia dell’arrivo da Varsavia del vescovo Hoser, inviato speciale del Papa che dovrebbe arrivare fra pochi giorni.
Sembra proprio una mossa mediatica fatta scattare ad orologeria per dividere e destabilizzare l’ambiente e mettere in difficoltà l’arcivescovo di Varsavia.Mi astengo da ulteriori commenti perché le riflessioni del vescovo di Mostar non hanno bisogno di ulteriori interpretazioni.
Mi domando solo: “Ma un vescovo non dovrebbe essere paterno e misericordioso?”
“Un vescovo non dovrebbe essere contento se nella sua diocesi vengono a pregare milioni di fedeli e si convertono alla fede cattolica e apostolica?”