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Paura per Renato Balestra, incidente con un bus

“Ho visto la morte in faccia”, così Renato Balestra ha riassunto ai microfoni de “Il Messaggero” dopo che un autobus gli ha travolto lo sportello della sua Mercedes.
A cura di G.D.
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Renato Balestra se l'è vista brutta domenica sera a Roma, in Corso Vittorio Emanuele II. Lo stilista stava salendo a bordo della sua Mercedes parcheggiata sul marciapiede, quando un autobus dell'Atac sopraggiunto alle sue spalle si aggancia allo sportello rimasto aperto, mandando in frantumi il finestrino ed i vetri della porta centrale del mezzo stesso. Solo tanto spavento per Balestra che, per pochi centimetri, è riuscito ad evitare l'impatto con il mezzo.

Ho visto la morte in faccia, non mi sono sentito più le gambe. Tutto intorno a me c'erano vetri che saltavano e quel vento che mi ha avvolto, mi ha fatto sentire eterni quegli istanti. Sono vivo per miracolo e stamattina ho acceso un cero alla Madonna.

Questo il racconto dello stilista della Haute Couture a "Il Messaggero":

Questione di pochi centimetri e sarei rimasto travolto. Ne sono uscito illeso, ma lì per lì non mi sono nemmeno reso conto bene del pericolo che ho corso. Ancora adesso sono choccato. È vero, avevo parcheggiato in un’area non autorizzata e per questo ho pagato pure la multa, ma quell’autobus viaggiava a una velocità spaventosa e oltre la linea bianca che delimita la carreggiata. Si è materializzato dietro di me come un lampo. Se fossi stato solo un centimetro più all’esterno, non starei qui a raccontarlo.

Con lui anche Renato Chiaro di "Uomini e Donne", testimone della scena insieme alla sua compagna ed altri due amici:

È paradossale ma per Balestra che è un sarto, avere salva la vita è stata una questione di centimetri. Ci eravamo appena salutati, ho sentito un gran botto perché quel pullman che correva come un pazzo prima di agganciarsi allo sportello, ha preso in pieno delle piante. Renato era diventato un lenzuolo, come pietrificato. Nella sfortuna, è andata bene.

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