Piero Chiambretti in tribunale contro la ex Federica Laviosa per la figlia Margherita
La separazione di Piero Chiambretti dalla compagna Federica Laviosa, avvenuta a gennaio 2016, è stata tutt'altro che serena e si è conclusa in tribunale a La Spezia, dove la ex coppia è arrivata a scontrarsi in merito a custodia e mantenimento della figlia Margherita, di 5 anni. I dettagli della delicata questione legale sono riportati dal quotidiano La Nazione, che riferisce come il giudice Ettore Di Roberto abbia stabilito, dopo due ore di concertazione, i termini dell'accordo sulla bambina. L'affidamento di Margherita sarebbe stato confermato alla madre, che vivrà però in un appartamento di Torino vicino all'abitazione di Chiambretti. A quest'ultimo spetterebbe il pagamento dell'affitto della casa in questione, delle spese condominiali e utenze, nonché dell'iscrizione a una scuola privata per la bambina, oltre che di 3 mila euro mensili per le spese ordinarie. Inoltre, sarebbe stato deciso che Chiambretti veda la bambina due week-end al mese alternati, a Natale o a Capodanno, a Pasqua o a Pasquetta e per quindici giorni durante il periodo estivo. L'accordo tra i due ex arriva dopo le proteste della Laviosa, che avrebbe lamentato le scarse visite del conduttore a La Spezia. In alternativa, la donna avrebbe potuto restare a vivere nella città ligure accettando 8 mila euro mensili, ma alla fine avrebbe accettato la soluzione più adatta al bene della figlia.
La relazione tra Piero Chiambretti e Federica Laviosa
Era il maggio del 2011 quando Chiambretti e la Laviosa festeggiavano la nascita di Margherita e il presentatore diventava papà per la prima volta a quasi 55 anni. Il legame con Federica, nato nel 2009 poco dopo la fine della storia tra lui e Ingrid Muccitelli, si scioglieva ufficialmente a inizio di quest'anno. Sembrava che tra lui e la 33enne (ci sono 27 anni di differenza fra loro) i rapporti fossero rimasti ottimi proprio per amore della bambina. Tuttavia, come spesso accade anche quando ci sono i migliori propositi, si è reso necessario l'intervento della legge per fare in modo che venissero tutelati i diritti della piccola.
