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Pippo Baudo: “Con Katia Ricciarelli è storia chiusa, è lei che cerca di riavvicinarsi”

Il volto storico della tv italiana si racconta al “Corriere della Sera”, rievocando il lungo rapporto con la ex moglie: “Per me è chiuso, lei invece ne parla sempre, mi rivolge appelli”. Baudo si apre su episodi difficili della sua vita privata e professionale, dal riconoscimento del figlio illegittimo Alessandro alla breve parentesi negativa in Mediaset. E sugli attuali rapporti con la Rai: “Non mi vogliono più”.
A cura di Valeria Morini
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Da 54 anni volto della televisione italiana, Pippo Baudo si racconta al Corriere della sera, in un'intervista in cui parla di successi e delusioni professionali, ma anche e soprattutto della sfera personale. A distanza di undici anni dal divorzio con la storia moglie Katia Ricciarelli, ancora si continua a  parlare della loro storia d'amore. Per lo storico conduttore è un rapporto chiuso, un tassello che appartiene al passato. Non sarebbe così per la ex moglie, che in una recente apparizione a Verissimo aveva spiegato di non sentirlo da anni eppure continuerebbe a parlare di lui in pubblico.

Ho avuto pochi rapporti. Non sono stato uno sciupafemmine ma le donne con cui mi sono accompagnato hanno lasciato segni notevoli. Amo profondamente e quando il rapporto finisce mi lascia sempre una cicatrice. Ma non sono di quelli che restano amici: no, non mi piace, lo trovo sentimentaloide, triste e malinconico.

Ecco perché, nell'immaginario, lui e Katia appaiono ancora vicini:

Perché è durata 18 anni. E poi è lei che la rende viva: per me il rapporto è completamente chiuso, lei invece ne parla sempre, mi rivolge appelli, qualche volta per attaccarmi, qualche volta per avvicinarsi. Io ritengo che quando una porta è chiusa – e si è chiusa per motivi seri profondi -, è chiusa.

Il figlio riconosciuto dopo 40 anni: "Traumatizzante"

Nell'intervista, Baudo racconta anche uno deigli episodi più delicati della sua vita privata, il tardivo riconoscimento del figlio Alessandro, frutto di una relazione extraconiugale. Mentre la primogenita Tiziana è la figlia della prima moglie Angela Lippi, Alessandro è nato da una storia con Mirella Adinolfi. La paternità ufficiale è stata riconosciuta dopo una vicenda legale.

Mia figlia Tiziana adesso ha 45 anni. E poi, dieci anni fa, ho riconosciuto un figlio, Alessandro, nato fuori dal letto ufficiale. Ho dovuto fare un esame del dna. Oggi ci sentiamo, ci vediamo. Ma è stato un trauma per me: incontrare un figlio quando ha già 40 anni e abbracciarlo alla fine del riconoscimento, davanti all’ufficiale dell’anagrafe, è stata una botta dal punto di vista psicologico molto forte. Ora c’è un rapporto sereno, anche tra fratelli, ma al momento è stato traumatizzante.

L'"esilio" dopo la parentesi a Mediaset

Sul fronte lavorativo, Baudo ricorda quindi tra i suoi momenti più difficili il breve passaggio a Mediaset.

Sono passato a Mediaset perché Berlusconi mi aveva proposto di fare il direttore artistico delle sue reti. Ma mi osteggiavano tutti. Così, per andarmene, ho pagato una penale: avevo un palazzo bellissimo, all’Aventino, adesso c’è la Medusa. Era il frutto dei miei risparmi e dopo averlo venduto sono rimasto senza una lira. Per un anno sono stato fermo, in attesa che la Rai mi chiamasse. Un anno di esilio aspettando che il telefono squillasse: non cambiavo stanza senza portarlo con me.

Lo sfogo di Baudo: "La Rai non mi vuole più"

Nonostante gli immensi successi del passato, oggi Baudo si sente "trascurato" dalla stessa azienda, la Rai, cui ha dato tanto:

Solo la riconoscenza del pubblico mi allevia dai dispiaceri. Questa quarta parte della mia carriera è stata trascurata dalla Rai. Non me lo spiego. Se fossi reduce da profondi insuccessi capirei… Semplicemente chi è nelle leve di comando non vuole che io ci sia. È un’ingiustizia.

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