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Placido: “Se uno dei miei figli fosse gay, lo amerei e proteggerei più degli altri”

Intervistato dal settimanale Nuovo, Michele Placido ha affermato che se uno dei suoi figli fosse omosessuale, lo proteggerebbe più degli altri. Ha dichiarato, poi, che tutte le coppie che si amano gli provocano gioia, anche se composte da due uomini o due donne.
A cura di Daniela Seclì
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Michele Placido è tra i protagonisti di Io che amo solo te. Nel film ritrova la prima donna che aveva amato e con la quale non aveva potuto coronare il sogno di un matrimonio. In un'intervista rilasciata al settimanale Nuovo, l'attore ha raccontato che anche lui ricorda bene il suo primo amore:

“Certo che ci penso! Era una ragazza del mio paese, Ascoli Satriano, vicino a Foggia, un luogo in cui torno spesso. Ancora oggi lei e io ci incontriamo, anche se quasi non ci si saluta un po’ per pudore e un po’ perché il marito è geloso. Lei è nonna, proprio come me, però vederla mi riporta indietro negli anni”.

Ha spiegato, poi, l'importanza degli aspetti culturali nelle relazioni:

“Secondo me nelle storie d’amore gli aspetti culturali sono importanti. In un’unione tra un italiano e una inglese, per esempio, penso che si corra il rischio di una crisi o di un allontanamento. Non è vero che in famiglia sono gli uomini a imporre le regole. Per me la donna è fondamentale. Nel paese in cui sono nato ha sempre ‘comandato’ mia madre. E sa che cosa mi ha insegnato lei? Che le scelte di carattere sentimentale sono quelle più importanti”.

Quanto al ruolo di padre, infine, Michele Placido ha dichiarato di aver sempre rispettato le opinioni dei suoi figli e ha aggiunto che se scoprisse – come il personaggio del film – che uno di loro è omosessuale, lo amerebbe ancora di più:

“Fosse stato mio, quel figlio sarebbe stato il più amato e il più protetto di tutti. Al Sud siamo molto più aperti di quello che si pensa. Anche se sono tradizionalista, penso che qualsiasi unione debba avere gli stessi diritti di fronte allo Stato. Vedere coppie che si vogliono bene, che siano formate da due uomini o da due donne, mi riempie di gioia”.

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