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Potevano evitare la morte al fratello di Panariello, rinviate a giudizio tre persone

il fratello di Giorgio Panariello si sarebbe potuto salvare. Dopo tre anni di indagini, la procura della Repubblica di Lucca rinvia a giudizio tre persone per omissione di soccorso.
A cura di G.D.
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Francesco Panariello, 51 anni, moriva nella notte di Santo Stefano nel 2011, su una panchina in piazza della Repubblica a Viareggio. Un malore lo uccise, nessuno lo soccorse. Era il fratello del comico Giorgio che oggi, dopo tre anni di indagini, assiste alla decisione della procura della Repubblica di rinviare a giudizio tre persone per omissione di soccorso. Stefano Simonini, Veronica Boschi e Monica Lazzari erano tre amici che avevano trascorso la serata insieme a Franco Panariello. Secondo i magistrati di Lucca, l'uomo poteva essere salvato se i soccorsi fossero stati rapidi ed il ricovero in ospedale immediato. Franco Panariello era tornato in Versilia da poco tempo, dopo aver trascorso un lungo periodo a San Patrignano e poi da don Mazzi, presso la sua comunità di recupero.

Ha avuto una storia triste Francesco Panariello. Abitava a Montignoso, piccolo comune in collina, vicino Pietrasanta e in provincia di Massa Carrara, dove era stato abbandonato dalla mamma-bambina a poche settimane di vita. Finì in collegio per 11 anni, poi venne adottato. Giorgio, più grande di un anno, fu affidato ai nonni materni. Tra le ultime testimonianze di Franco, una che raccontava di un'adolescenza difficilissima, tra piccoli furti e tanta solitudine, fino ad un disperato tentativo di ritrovare la madre. Tornato ragazzino dai nonni in Versilia, conobbe per la prima volta Giorgio e poi fuggì verso Napoli, per tentare di conoscere la madre che lo aveva abbandonato. Poi il baratro della droga, la risalita con le comunità e la morte, inspiegabile.

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