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Presunto stupro a Sara Tommasi, lo psichiatra: “Aveva deliri e allucinazioni”

Si è tenuta un’altra udienza del processo per presunto stupro a Sara Tommasi, che la showgirl sostiene di aver subito durante la realizzazione del film hard girato diversi anni fa.
A cura di Par. And.
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Ripreso il processo per il presunto stupro di cui sarebbe stata vittima Sara Tommasi, la showgirl che sostiene il fatto sarebbe avvenuto nel corso delle riprese di un video hard da lei girato. Si è tenuta una nuova udienza del processo per induzione durante le riprese del film hard: sul banco degli imputati, come noto dalle ricostruzioni del caso emerse dalle udienze precedenti, ci sono l'ex manager dell'attrice Federico De Vincenzo, gli attori Pino Igli Papale e Fausto Zulli, oltre al regista Alessandro Occhiobello, in arte Max Bellocchio. A parlare davanti ai giudici, oggi, il neuropsichiatra Michele Sforza che tra il 2011 ed il 2012 aveva visitato Sara Tommasi per quattro volte. Dalle sue dichiarazioni emerge che le sintomatologie evidenziate in quel periodo dalla Tommasi erano percepibili da chiunque.

Si parla di sintomi della psicosi, delirio, oltre ad allucinazioni visive ed uditive. In seguito è stato Stefano Ierardi a parlare. Si tratta dell'uomo che nel 2013 era legato sentimentalmente a Sara Tommasi. Si è parlato anche del rapporto burrascoso, complice forse la sua gelosia, avuto con l'imputato Federico De Vincenzo. Durante l'udienza sono stati ascoltati i pareri degli altri due medici Davide Marenghi e Antonio Martinotti, che tuttavia non era presente in aula. Il prossimo passaggio sarà l'udienza del prossimo 25 novembre, quando ad essere ascoltato sarà il produttore del film hard in questione, Giuseppe Matera. L'uomo, come riporta l'Ansa "aveva chiesto ed ottenuto il rito abbreviato, condannato il 22 maggio del 2014 dal Gup del Tribunale di Salerno ad una pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione per concorso in violenza sessuale per induzione".

"Disturbo di personalità borderline e abuso di sostanze stupefacenti"

Nella relazione illustrata dai periti nel 2015, si parlava di "Un disturbo di personalità borderline con una percezione di sé particolarmente instabile, aggravata da forti abusi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina". Il prof. Antonello Crisci, specialista in neurologia, lo psichiatra Antonino Iaccarino e la psicologa forense Nicoletta Sansone, a partire dal 18 dicembre 2012, avevano tenuto dei colloqui psichiatrici con Sara Tommasi e hanno evidenziato, infine, la gravità della situazione della showgirl. Alcuni giorni dopo aver terminato le riprese relative al film hard, infatti, la Tommasi  venne ricoverata con TSO all'ospedale Sant'Eugenio di Roma.

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