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Processo Canalis-Clooney: Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri e Guia Soncini assolti

Il processo che vedeva imputati i tre blogger Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri e Guia Soncini, finisce con tre assoluzioni. Secondo il Tribunale di Milano “il fatto non sussiste”.
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"Il fatto non sussiste". Il processo che vedeva imputati i tre blogger Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri e Guia Soncini, finisce con tre assoluzioni. Secondo la Procura di Milano, erano state rubate foto e credenziali di accesso a mail ad alcuni personalità del mondo dello spettacolo ma il giudice dell'XI sezione penale del Tribunale di Milano, Stefano Corbetta, ha assolto in tre in parte con la formula del "non doversi procedere" perché ha riqualificato uno dei reati contestati per i quali le presunte parti offese avrebbero dovuto presentare querela, in parte con la formula ‘il fatto non sussiste'.

La vicenda delle foto rubate alla Canalis

Nel settembre 2010 la soubrette Elisabetta Canalis, all'epoca fidanzata con l'attore George Clooney, festeggia i suoi 32 anni a Villa Oleandra, la nota residenza sul Lago di Como del protagonista di "Ocean's Eleven". Successivamente, spuntano fuori 191 fotografie scattate durante questa festa che vengono proposte al direttore del settimanale "Chi", Alfonso Signorini. La trattativa va a monte perché le foto proposte non sarebbero state autorizzate da Elisabetta Canalis, che si accorge di essere sotto controllo. Il pm Grazia Colacicco ritiene che le foto sarebbero state rubate illecitamente dalla casella di posta elettronica di Federica Fontana, un'amica della Canalis, che aveva il file esclusivo del party insieme a pochissime altre persone.

Per le presunte foto rubate risultavano indagati Selvaggia Lucarelli, il blogger Gianluca Neri e la giornalista Guia Soncini. Si chiude così una storia che va avanti da sette anni e che vedeva i blogger accusati dal pm di Milano Grazia Colacicco di concorso in intercettazione abusiva "al fine di procurare a sè o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno", di accesso abusivo a sistema informatico e violazione della privacy. Erano stati chiesti un anno di reclusione per la Lucarelli, un anno e due mesi per Neri e dieci mesi per la Soncini.

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