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Raffaella Carrà: “Mio padre era assente, mi chiamava per accertarsi che fossi ancora vergine”

Intervistata da Corriere.it, Raffaella Carrà ha parlato del rapporto con il padre, che minacciava di farle interrompere gli studi in caso si fosse concessa a qualcuno: “Ero terrorizzata, fino a 18 anni non mi sono lasciata toccare con un dito”. L’artista ha parlato anche dell’amore per Gianni Boncompagni e Iapino e del suo desiderio di maternità.
A cura di Daniela Seclì
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Raffaella Carrà si è raccontata su Corriere.it, in una lunga intervista rilasciata a Massimo Gramellini. L'artista è cresciuta con la madre Angela Iris, la nonna Andreina e la nurse inglese. Dunque, ha sentito la mancanza di una figura maschile:

"Mi vergognavo di non averla. E nascondevo la verità. A scuola, quando mi chiedevano che cosa avevo fatto col babbo nel fine settimana, mi inventavo la qualunque. Aveva un caseificio a Castelfranco. Con la mamma le cose erano andate male subito. […] Ogni tanto ci veniva a prendere. Un uomo buono e gentile, ma inaffidabile. Non aveva alcun senso della famiglia".

Raffaella Carrà frequentava il centro sperimentale di cinematografia e il padre minacciava di farle interrompere gli studi, se non avesse preservato la sua verginità:

"Il babbo ogni tanto telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale. Ero così terrorizzata da quella spada di Damocle che fino ai 18 anni non mi sono lasciata toccare con un dito…".

"Il babbo che cercavo l'ho trovato in Gianni Boncompagni"

L'artista ha parlato anche degli amori della sua vita, evitando di svelare le storie che ha preferito vivere lontano dai riflettori:

"Ho avuto due grandi storie d’amore note, con Boncompagni e con Iapino. E altre ignote che non rivelerò mai…[…] Il babbo che cercavo l’ho trovato in Gianni Boncompagni, che aveva 11 anni più di me. Finalmente mi sono rilassata. Per tutta la giovinezza mi era mancata la spalla a cui appoggiarmi".

"A 40 anni volevo un figlio ma non è arrivato"

Infine, ha svelato di aver avvertito un forte desiderio di maternità a 40 anni. Il bambino che voleva, però, non è mai arrivato. Raffaella Carrà non ha avuto il coraggio di sottoporsi alle cure necessarie per diventare mamma:

"Vorrei sapere perché io, cresciuta da una mamma single, non ho potuto avere un figlio in quanto single! Ho persino pensato di farmi spagnola. Prendere la cittadinanza. Lì avrei potuto adottare. Ma mi è mancato il coraggio. Ho cominciato a desiderare un figlio a 40 anni, quando sul lavoro ormai mi ero presa le mie soddisfazioni. Ci ho pensato, ma non è arrivato. La natura dice di sì quando vuole lei. Sono troppo fifona per sottopormi a certe operazioni. E comunque la vita ha i suoi disegni. Ho perso un fratello a 56 anni di tumore e gli ho promesso che avrei fatto da babbo ai suoi figlioli".

E ovviamente, ha mantenuto la promessa.

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