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Rita Schillaci in ospedale, voleva far esplodere la villa per evitare lo sfratto

Rita Bonaccorso, la ex moglie di Totò Schillaci, è stata ricoverata questa notte in ospedale per aver tentato il suicidio. Voleva far esplodere la villa nella quale abita sui cui pende un intimazione di sfratto.
A cura di G.D.
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La storia di Rita Bonaccorso si è fatta ormai dramma. L'ex moglie del calciatore di Inter e Juventus, Totò Schillaci, è stata ricoverata alle 4 della notte a Palermo. La donna aveva aperto il gas minacciando di far esplodere la villa nella quale abita: "Da qui non mi muovo, faccio saltare tutto" – ha minacciato la donna che più volte aveva anticipato il folle gesto. Il procedimento giudiziario che la vede coinvolta dura ormai da vent'anni ed è nella giornata di oggi che la Bonaccorso dovrebbe definitivamente lasciare la sua casa, valutata due milioni e mezzo di euro.

I racconti in tv: "Non lascerò la mia casa"

Rita Bonaccorso è stata spesso ospite da Barbara D'Urso, tra "Pomeriggio Cinque" e "Domenica Live", per parlare della sua situazione e della possibilità di lasciare la casa dove vive da vent'anni con sua figlia Jessica, nata dalla relazione con l'ex calciatore di Juventus e Inter. Dopo numerosi rinvii, alla fine quella data è arrivata. Lei è sempre stata perentoria sul da farsi:

Non uscirò mai da casa mia. Mi aiutano i vicini, che non mi stanno lasciando sola. Mi portano da mangiare e mi sostengono. Jessica? È innamorata di suo padre Totò, io per lui provo affetto ma adesso io ho la mia vita e lui la sua. Non ho fatto nulla, quindi non andrò mai via da casa mia. Chiunque comprerà la mia casa, dovrà vedersela prima con me.

Rita Bonaccorso ha anche scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma senza successo. Dagli studi di Barbara D'Urso arriva l'appello affinché si possa posticipare il provvedimento definitivo che sarà presto ratificato dall'ufficiale giudiziario.

Nel 1992 mi lascio con Totò e una mia amica gioielliera mi chiede di fare pubblicità per lei, per attirare calciatori come clienti. Quindi subisce una rapina e viene dichiarata fallita. Nel 1996 una sentenza del Tribunale di Torino dice che sono socia apparente e mi estende il fallimento. Io però non ero socia, le ho solo fatto un po' di pubblicità, ho partecipato a una fiera con lei, l'ho aiutata a scegliere dei gioielli. Io facevo la casalinga, tant'è che ho sempre percepito gli alimenti da Totò. Sono stata assolta, ma vogliono sequestrarmi comunque la casa. C'è stato un errore di giudizio, io vengo dichiarata fallita per la pubblicità sui giornali. E ora mi vogliono togliere la casa.

Alla base di tuttom stando alle sue dichiarazioni, ci sarebbe un errore giudiziario che però non è mai stato provato.

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