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Ruffini nella bufera dopo l’intervista a luci rosse, Mediaset: “Troppo volgare”

“Ho una bella fava,” aveva detto Paolo Ruffini nella sua intervista spinta rilasciata a Dagospia, indicando le proprie dimensioni e le pratiche sessuali da lui preferite. Ma a Mediaset, che lo ha messo sotto contratto, non sarebbe andata giù la volgarità dell’attore e regista.
A cura di A. P.
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"Speriamo che dopo quest'intervista non mi recidano i contratti", aveva detto proprio a margine della sua intervista a luci rosse a Dagospia, durante la quale non lesinò di certo sui racconti delle sue esperienze sessuali, i gusti e persino le dimensioni. Fu un elogio "alla fava", la sua, a quanti centimetri vantasse e come gli piaccia fare sesso, con riferimento allo schiaffeggiare un sedere femminile, oltre che farsi schiaffeggiare il suo. Insomma un fiume in piena, che però qualche problema contrattuale, nelle ultime ore, glieli sta portando. Pare che infatti Mediaset, l'azienda che ha messo sotto contratto da diversi anni Ruffini, non abbia affatto apprezzato le sue uscite, lo stile e la sostanza, con le quali ha deciso di raccontare le sue preferenze sotto alle coperte. Novella2000 rivela infatti che, da parte dei vertici, ci siano state non poche rimostranze.

Che Ruffini sia notoriamente un personaggio vulcanico e che basi sul doppio senso, anzi il senso diretto, le sue uscite, è cosa abbastanza nota e in fondo il personaggio tende a non si nascondersi mai dietro perbenismi. Ma nell'intervista contestata pare aver effettivamente oltrepassato un limite di decenza che all'azienda di Cologno Monzese non è andata giù.

Per me la topa ha il sapore di liquirizia. Anzi mi ricorda l’odore e il sapore del mio “caciucco alla livornese”. E’ un piatto speziato. Proprio come il gusto di una bella patonza. Tanti odori, sapori e nessuno che prevarica l’altro.

Solo un esempio tra le tante affermazioni tirate fuori dal cilindro dal conduttore di Colorado Cafè, oltre al riferimento alle sue dimensioni, in maniera piuttosto esplicita, alle pratiche sessuali e ai posti più strani in cui l'ha fatto. Senza scordare di ravvivare la polemica sulla Loren che lo travolse poco prima dell'estate, quando durante la conduzione dei David di Donatello riconobbe a Sophia di "essere ancora una gran bella topa". Lui rivendicava assolutamente questo pensiero, aggiungendo "La Loren è una topa lirica, una topa storica".

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