Sara Tommasi “bocconiana” come Monti e di nuovo senza slip
Chissà se ha mai provato veramente a stare lontano dai riflettori Sara Tommasi, chissà se in almeno un momento della sua recente esistenza, tra un video e l'altro girato agli ordini del provocatore contro il signoraggio bancario, Alfonso Luigi Marra, sodale di un altro grande paladino in termini giustizia e verità quale l'onorevole Luigi Scilipoti, ha mai pensato al fatto che le sue ardimentose imprese, seppur scandalose e meritevoli dei copiosi flash dei paparazzi, hanno il valore di un fastidioso e doloroso pugno negli occhi. Perchè, tralasciando le facili ironie e il riverbero adolescenziale del mito della "donna ignuda", vedere la Tommasi in quelle "vesti" presenziare ad un convegno ufficiale sul signoraggio bancario e dichiararsi esperta di finanza, alla presenza di una classe politico-dirigente che, ironia della sorte, molto spesso va a finire, indirettamente, nelle testimonianze velate delle escort di turno rilasciate ai servizi de Le Iene, lascia inermi, sgomenti, inorriditi e senza parole. E l'effetto "farfalla" finisce per prendere il giro largo del boomerang, riducendo ogni bravata della soubrette ai tempi del Bunga Bunga ad un segnale disturbato e ridondante.
Bocconiana come Mario Monti. La laurea in Economia, la Tommasi, l'ha conseguita presso il prestigioso polo accademico della finanza, al pari proprio di Monti, di uno Zingales, di un Preda. Ma le strade, le carriere sono state decisamente diverse. Adesso, al di la di posizioni da faciloni sul concetto della "donna-oggetto", la notizia è che Sara Tommasi senza slip (non deve e) non fa più notizia. Anche perchè la "Bernarda" vista una volta, resta sempre la stessa. E non si ferma certo qui, le sta tentando tutte: oggi in nome della denuncia al signoraggio bancario, prima in nome dei microchip impiantati nel suo corpo per controllarla (come dichiarò a Diva e Donna) e durante lo scandalo Belen a Sanremo 2012 ha cercato addirittura di rivendicare il brevetto industriale dello "slip fuggito". Come se fosse qualcosa che ha inventato lei, un marchio da proteggere e sul quale investire. Magari starà pianificando anche degli investimenti pubblicitari sullo "slip che manca", anche se siamo certi che anche stavolta dirà, inorridita e offesa, che li aveva eccome.