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Sigaretta in aereo, Belén e Iannone: “Denunceremo il pilota, pensavamo a un sequestro”

Belén Rodriguez e Andrea Iannone hanno reso nota la loro versione die fatti in merito alla vicenda della sigaretta fumata in aereo, che ha spinto il pilota del jet privato noleggiato per volare in Grecia ad atterrare a Lamezia Terme: “Abbiamo pensato a un sequestro, lo denunceremo”.
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A cura di Stefania Rocco
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Belén Rodriguez e il fidanzato Andrea Iannone hanno affidato alla Gazzetta dello Sport la loro versione dei fatti circa la vicenda della sigaretta fumata in aereo. Quanto accaduto è ormai diventato di dominio pubblico, ma la showgirl e il suo campione raccontano una storia completamente diversa rispetto a quella trapelata all’inizio. La prima a parlare è la Rodriguez che annuncia l’intenzione di procedere dal punto di vista legale nei confronti del pilota:

Non ho mai acceso una sigaretta in volo. L’altro giorno mi sono davvero spaventata, ho avuto anche una specie di attacco di panico. Per questo adesso andremo per vie legali e nei confronti del pilota partirà una denuncia importante.

La Rodriguez racconta che, durante la traversata, sarebbe stato loro impedito di parlare con il pilota:

A un certo punto si sono accese le spie di emergenza e il pilota non ha più voluto parlarci, ha messo il segnale di non disturbare. Il mio fidanzato ha provato a comunicare con lui, bussava alla porta, gli ripeteva please, ma niente. Sentivamo che l’aereo stava scendendo ma non capivamo dove fosse diretto. Non ce lo diceva. Ho anche pensato più di una volta che mi stesse rapendo.

Iannone conferma che la sigaretta cui si fa riferimento era un modello elettronico:

Era una sigaretta elettronica. Ho avuto molta paura, il comandante ha chiuso la porta e non ha più voluto parlare con noi. Non sapevo dove ci stesse portando, mi pareva di essere al centro di un sequestro. In gara con le moto si rischia sempre, ma non ho mai avuto paura come l’altra sera. Almeno, quando sono in sella, sono io il comandante.

A Lamezia Terme, dov’è avvenuto l’atterraggio d’emergenza, i due avrebbero trovato la polizia ad attenderli:

Ci aspettava sulla pista, uno spavento. Alla fine la compagnia, con cui volo da molti anni, mi ha chiesto scusa (c’è anche una lettera in cui si dissocia “dalle azioni e dalle scelte del comandante”) e mi hanno messo a disposizione un altro aereo perché io con quel pilota non avrei più volato.

Belén conclude spiegando di non aver ancora compreso il motivo dell’atteggiamento adottato dal pilota:

Io davvero non lo so. Anche gli agenti mi hanno chiesto se per caso il pilota mi avesse riconosciuta ma non lo so dire, più probabile, al limite, che abbia riconosciuto Andrea, che ha un pubblico più internazionale. Di certo mi stupirebbe se avesse fatto tutto questo per pubblicità perché é un tipo di pubblicità molto cattiva: questa persona rischia anche il licenziamento ora. Alla fine ha dovuto dire che sentiva puzza di bruciato per giustificare la sua decisione, ma le sigarette elettroniche non puzzano, è vapore acqueo, si sa. La sua è stata una messa in scena per cercare di spiegare il suo comportamento

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