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Stefano De Martino in lutto per i fatti di Torre Annunziata: “È la mia città”

Il ballerino, nato e cresciuto a Torre Annunziata, si unisce al dolore di una cittadinanza: “Ancora una volta la mia città viene attraversata da un destino infame e crudele”.
A cura di G.D.
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È salito a tre il numero delle vittime a Torre Annunziata, dopo il crollo di una palazzina e mentre la speranza di trovare altri superstiti sotto le macerie continua a diminuire, Stefano De Martino si unisce al cordoglio.

Il ballerino è nato e cresciuto a Torre Annunziata, città in cui ancora oggi vive tutta la sua famiglia e in cui torna ogni volta ne ha l'occasione.

Con estremo dolore sono venuto a conoscenza della tragedia che si è consumata oggi nella mia città, Torre Annunziata. Ancora una volta viene attravrsata da un destino infame e crudele. Mi unisco alla sofferenza dei familiari e delle vittime. Il mio cuore è li con voi.

Cosa è successo a Torre Annunziata

Una palazzina di quattro piani è crollata a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, lungo la Rampa Nunziante nella zona Litoranea. A darne notizia i Vigili del Fuoco che sono a lavoro già dalle prime ore del mattino di ieri.

Dopo il ritrovamento dei corpi senza vita di Giacomo Cuccurullo e di sua moglie Adelaide Laiola, è stato estratto dalle macerie della palazzina di quattro piani crollata anche il cadavere di Marco Cuccurullo, figlio della coppia. 26 anni, lavoratore stagionale, amante dei fuochi d'artificio, Marco era rientrato a casa intorno alle 5, un'ora prima che il quarto e il terzo piano dell'edifico crollassero.

Fanpage.it sta seguendo la storia con una copertura in tempo reale.

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