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Valeria Marini: “Ora sono serena, la fede e la famiglia sono il mio riferimento”

Pronta a tornare in tv con la partecipazione allo show “Notti sul ghiaccio”, la procace showgirl si rivela a ‘Chi’, accennando alla fine delle sue ultime relazioni amorose. E parla del rapporto con la fede e del recente viaggio a Medjugorje.
A cura di Valeria Morini
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Sembra eterna la giovinezza di Valeria Marini, che sta per tornare nei palinsesti televisivi con la sua partecipazione a "Notti sul ghiaccio". Lo show partirà su Raiuno il 21 febbraio e sarà condotto da Milly Carlucci. Tra un allenamento sui pattini e l'altro, la Marini è stata intercettata dal settimanale "Chi", cui ha concesso un'intervista nella quale ha parlato della serenità ritrovata finalmente dopo la separazione dal marito Giovanni Cottone, avvenuta la scorsa primavera.

Le separazioni non per forza dobbiamo viverle con sofferenza. Sono sempre stata convinta che nella vita nulla accada per caso: c'è un disegno preciso. Solo con la serenità interiore possiamo capirne le sfumature.

La soubrette sembra quindi aver superato il difficile momento, ma anche la recente storia d'amore con Antonio Brosio, ex corteggiatore di "Uomini e donne", sembrerebbe essere ormai acqua passata.

La mia serenità non vive per questa o per quella persona: è un percorso interiore, una ricerca personale che oggi mi permette di sorridere e regalare un abbraccio sincero. Ho sempre cercato di vivere il mio privato come privato. Oggi ancora di più. Ho solo tentato di evitare che ci fossero ulteriori intromissioni nei miei affetti.

Al centro della vita della Marini non ci sono solo gli amori e la carriera, ma anche un rapporto profondo con la fede e l'importanza della famiglia. Non a caso, prima di Natale, la showgirl ha fatto un pellegrinaggio a Medjugorje:

La fede, che da sempre mi sostiene, mi ha spinta a fare questo viaggio più volte, in momenti difficili o anche solo per la voglia di vivere quell'atmosfera che solo un posto come Medjugorje può donarti. Questa volta ho pregato in modo particolare per il mio papà Mario, che è mancato quest'anno, ma che sento sempre vicino, come un angelo. Questo è stato il primo Natale senza di lui e io sono rimasta a Roma con mia mamma, mio fratello, mia sorella, le mie dolcissime nipotine: con loro torno bambina anch'io. La famiglia è il mio riferimento da sempre, la mia torre sicura, e la scomparsa di papà ci ha reso ancora più uniti.

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