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Valerie Trierweiler è la nuova première dame dopo Carla Bruni

Carlà lascia il posto a Valerie. La nuova première dame è un ex giornalista politica, con due matrimoni e tre figli alle spalle, dal 2005 a fianco del neo presidente socialista Hollande.
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Carlà lascia il posto a Valerie. La nuova première dame è un ex giornalista politica, con due matrimoni e tre figli alle spalle, dal 2005 a fianco del neo presidente socialista Hollande.

Classe 1965, giornalista di Paris Match, ma soprattutto compagna del presidente francese fresco fresco di nomina, François Hollande. E' la nuova première dame dell'Eliseo, Valerie Trierweiler, la cronista che ha spodestato la snob Carla Bruni. Ex conduttrice politica, la Trierweiler con due divorzi e tre figli alle spalle, è la prima fidanzata accanto a un presidente: "non pensiamo al matrimonio. Ne abbiamo parlato ma per il momento nessun annuncio, non ci si sposa per convenzione" ha commentato, forse riferendosi anche alle nozze lampo tra Sarkò e Carlà. Definita "la duchessa", per la sua classe innata e sofisticata, la Trierweiler, con aria da intellettuale si mostra timida e riservata alle telecamere rispetto a Carla, glamour ed aristocratica ex top model – ed improvvisata cantautrice – di alto rango e ad alta concentrazione di botox.

Diverso il curriculum della nouvelle première dame. Valerie nasce ad Angers da una famiglia modesta, di estrazione operaia. Vive "in una casa popolare di periferia", come ha raccontato, insieme al padre, invalido di guerra, la madre, cassiera al pattinaggio della sua città, e i suoi cinque fratelli. Una laurea alla Sorbona e il primo ingaggio nella redazione di Profession Politique, la portano a conoscere Francoise Hollande, da lei intervistato nel 1998. Entrambi impegnati: lui convivente dell'ex candidata socialista alle presidenziali del 2007, Segolene Royal, con quattro figli; lei – già divorziata con Franc, un amico d'infanzia – sposata con Denis Trierweiler, segretario di redazione a Paris-Match e germanista, con cui ha avuto tre figli. Insieme "clandestinamente" dal 2005, l'ufficialità della loro relazione arriva solo nell'ottobre di due anni fa, quando Hollande la presenta come "la donna della sua vita".

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Valerie ha sostenuto il compagno durante tutta la campagna,
senza essere invadente, come una "spettatrice impegnata", più utile come "casalinga che come consulente politica". E adesso pensa ad entrare all'Eliseo come giornalista, non come mantenuta. "Continuerò a lavorare", ha commentato la first lady francese, che non potendo trattare più di politica, si occupa di musica, dividendosi tra il Paris-Match e Direct 8, una rete privata: "ho bisogno di guadagnarmi da vivere e mantenere i miei figli. Spero di non perdere la libertà", mentre su Twitter scrive: "Sono proprio orgogliosa di sostenere il nuovo presidente e  felice di partecipare alla vita dei francesi".


Francesi che l'ameranno? O rimpiangeranno la Signora Sarkozy?
Lei, la Carlà torinese d'adozione francese, tanto odiata dagli italiani quanto ammirata dai nostri cugini d'oltralpe. Lei, che tra fiori d'arancio, un fiocco rosa e tanto – troppo – bisturi, in questi ultimi anni è stata protagonista dei tabloid internazionali. Un'eredità che probabilmente non si porterà dietro la nuova prima donna, meno impostata della collega, meno perfetta e meno propensa a dettare stile e tendenze. I nuovi inquilini dell'Eliseo hanno l'aria di chi non intende collezionare le copertine della cronaca rosa come i narcisistici Sarkò, che "tornano ad essere francesi tra i francesi". Così, oltre ad aver dovuto rinunciare al tacco 12 per amore, condannata a riempire il guardaroba di ballerine, Carlà rinuncerà anche ai tanto amati riflettori? Intanto tutte le luci sono tutte per Valerie.

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