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Vuole sposare la figlia di Obama ed offre 150 animali in cambio

Felix Kiprono, un avvocato keniota, ha offerto settanta montoni, cinquanta mucche e trenta capre a Barack Obama per la mano di sua figlia, Malia.
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Volete sposare la figlia di Barack Obama? Sorprendetela con un'offerta stramba come quella di Felix Kiprono, avvocato keniota pronto ad investire in bestiame pur di chiedere ed ottenere la mano di Malia, la prima figlia di Barack e Michelle Obama. Cosa offre? Ben centocinquanta capi di bestiame così suddivisi: settanta montoni, cinquanta mucche e trenta capre. Sembrerebbe un affare incredibile a chi, per tradizione, è abituato ad organizzare i matrimoni in questo modo. Chissà come la penserà il democratico Barack. Intanto l'avvocato motiva così la proposta:

Sono interessato a Malia sin dal 2008. Da allora non sono mai andato nemmeno ad un appuntamento con un'altra donna, perché ho deciso di esserle fedele. Ne ho anche parlato alla mia famiglia, che è pronta ad aiutarmi a pagare il "prezzo" per la sposa.

L'avvocato giura che il suo è "amore vero", non dovesse bastare ha pronta una lettera da consegnare proprio al Presidente degli Stati Uniti:

Sto preparando una lettera per Obama chiedendogli di farsi accompagnare da Malia nel suo viaggio. La consegnerò all’ambasciatore americano, con cui sono già entrato in contatto diverse volte. Se il matrimonio si farà non festeggeremo con champagne, ma offrirò il "mursik", bevanda tradizionale a base di latte cagliato. Sarà la mia regina e le avvolgerò al capo una corona di sinendet, una pianta sacra.

La vita che Felix Kiprono sta preparando a Malia Obama è tutt'altro che da regina, anzi è molto campestre:

Le insegnerò come si munge una mucca, come vuole la tradizione. Le insegnerò tutto quello che mi è stato dato, vengo da umili origini ma prometto anche di non farle mancare nulla.

Le parole di un pazzo, piuttosto che quelle di un avvocato. Dalla Casa Bianca, come era auspicabile, non è arrivata nessuna reazione. Pare che l'offerta, seppur generosa, sarà gentilmente "ignorata".

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