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Ylenia Citino dà della shampista a Tina ma poi lascia Uomini e Donne

La puntata di Uomini e Donne andata in onda oggi è stata davvero scoppiettante. Merito il Ylenia Citino, la nuova Roberta Ruiu in salsa universitaria, e del suo scontro con Tina Cipollari che per l’occasione non si è risparmiata tanto che la giovane, fa sapere di aver lasciato il programma.
A cura di Stefania Rocco
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La puntata di Uomini e Donne andata in onda oggi è stata davvero scoppiettante

Lo scontro tra Ylenia e Tina Cipollari raccontato nelle precedenti anticipazioni di Uomini e Donne sta finalmente entrando nel vivo. La "laureata" di Uomini e Donne è ormai entrata nella strana ottica di essere l'unica ragazza con un minimo di cultura che abbia mai varcato la soglia di quella trasmissione e non manca di farlo notare, provocando la furia dell'opinionista che ne ha ormai fatto un bersaglio. La puntata di Uomini e Donne andata in onda oggi è stata quasi completamente dedicata alla Citino, giovane appassionata di politica che ha saputo come tenere accesa su di sè l'attenzione dei riflettori. Attraverso un atteggiamento che ricorda molto da vicino quello dell'ex Lollipop Roberta Ruiu, Ylenia si è presentata allo studio al quale non è però riuscita fare una buona impressione. A remare contro di lei, la battuta all'indirizzo della shampista Tina che ha scatenato l'indignazione di pubblico e ragazzi che, nei minuti a seguire, l'hanno letteralmente massacrata.

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Ylenia ha cercato di proseguire la sua battaglia a testa alta, citando anche master e impegni un campo umanitario, ma la figura fatta non è certo delle migliori. E anche lei deve averlo capito poiché, dopo la puntata, è comparso sul suo sito un messaggio attraverso cui la ragazza ha fatto sapere che si ritira:

Non c’è niente da ridere. La situazione è tale per cui anche le cose più banali possono essere strumentalizzate per fare del male. In molti, fra amici e conoscenti, mi hanno detto: “Che accidenti ci vai a fare?”. Donna avvisata, mezza salvata. Eppure io, forse con un pizzico di ingenuità o semplicismo, ho risposto: “Ma che male c’è?”. La redazione del programma mi aveva chiamato tanti anni fa, quando ero appena arrivata a Roma. Ora, pensavo, ho 26 anni. Ho finito gli studi, sto lavorando, ho sempre adempiuto i miei doveri con serietà ed onestà. Che male c’è, una volta tanto, a partecipare a una cosa un po’ più frivola? Mi diverto, conosco gente diversa, imparo cose nuove. Imparo? Qua da imparare c’è poco, ahimè. L’Italia, oggi più che mai, si trova in una fase in cui le etichette contano più di tutto. L’immagine e l’apparizione, purtroppo, diventano sostanza. Se appari, esisti. Ma apparire non è sempre un bene. E se sei una donna giovane, mediamente gradevole e impegnata in politica, diventi un bersaglio facile. D’altronde, l’andazzo non consente di spezzare una lancia a mio favore. Siamo in una fase in cui chi compare in foto con un mafioso, è mafioso anch’egli. Se un politico è corrotto, tutti i politici sono corrotti.

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Un bersaglio facile, dice lei, ed è per questo che ha voluto abbandonare. Non prima di essersi presa i sonori fischi del pubblico del programma.

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