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10 anni dalla morte di Antonello Zara, il padre: “Poteva salvarsi, chi l’ha ucciso è stato crudele”

Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Antonello Zara. Valter, il padre dell’ex tronista di ‘Uomini e Donne’, ha rilasciato un’intervista a ‘Studio Aperto’. L’uomo ha chiesto giustizia per suo figlio e ha avuto parole durissime per il ventiduenne che lo investì e non chiamò i soccorsi, togliendogli anche l’ultima possibilità di salvarsi.
A cura di Daniela Seclì
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Era il 7 agosto 2008 quando Antonello Zara fu travolto e ucciso da un'auto mentre era a bordo del suo motorino. Martedì, dunque, saranno trascorsi dieci anni dalla sua morte. Il padre dell'ex tronista di ‘Uomini e Donne', Valter Zara ha rilasciato un'intervista a ‘Studio Aperto' per chiedere quella giustizia che non è mai arrivata: "Sono dieci anni che mi faccio delle domande e nessuno mi ha mai risposto. Non ho mai visto in faccia chi ha ammazzato mio figlio".

L'incidente in cui è morto Antonello Zara

Era l'estate del 2008. Antonello Zara si trovava in Sardegna dove stava trascorrendo le vacanze con alcuni amici. Dopo aver passato una serata in discoteca, stava rientrando a bordo del suo scooter. Intanto, un giovane di 22 anni avanzava contromano a bordo della sua vettura lanciata a una velocità elevata. L'impatto con lo scooter dell'ex tronista ha causato la morte di quest'ultimo a soli 31 anni. Il signor Zara ha raccontato così l'incidente: "Lui era sul rettilineo. Questa macchina, per me, è andata a sbattere contro un muretto e dopo ha preso in pieno Antonello. Mezz'ora dopo Antonello non c'era più".

Valter Zara indignato per il comportamento di chi ha ucciso suo figlio

Il ragazzo che era alla guida dell'auto è stato condannato al pagamento di una multa di 231 euro e a un anno di reclusione con pena sospesa. Valter Zara ha rimarcato l'atteggiamento che, secondo quanto racconta, avrebbe avuto colui che ha causato la morte di suo figlio e ha invitato a considerare questa tragedia non come un incidente, ma come un delitto. L'uomo è convinto che se il ventiduenne avesse chiamato i soccorsi, Antonello avrebbe avuto una chance di salvarsi:

"Non ha mai chiamato i soccorsi, poi la Polizia di Stato lo ha lasciato andare via perché era stanco dopo aver ammazzato mio figlio. […] Mai una parola, mai un biglietto, è stato molto crudele sia nell'investire mio figlio, sia nel modo di comportarsi. Bastava chiamare il 118 e forse mi sarei portato via Antonello in carrozzella. […] Quando tu tamponi e ammazzi contromano non è un incidente è un assassinio, è un delitto".

Valter Zara ritrova Antonello nei luoghi da lui amati

Valter Zara, infine, ha svelato che per sentire più vicino suo figlio, sta visitando i luoghi che lui amava e sta incontrando le persone che frequentava. Così, ha la sensazione di averlo ancora al suo fianco e riesce a riassaporare quanto fosse bello averlo nella sua vita:

"Il tempo dicono che riesca ad alleviare il dolore, per me invece è come se fosse successo adesso, ieri. E succederà ancora domani. È una ferita tutti i giorni. Ho cercato di percorrere tutti quei locali che lui frequentava per lavoro o quella spiaggia dove lui andava a fare il bagno. Sono andato a fare il bagno anch'io. Tramite tutte queste visite e salutando le persone che lui conosceva, ho voluto riassaporare lui al mio fianco, sentirmelo addosso e l'ho sentito. Io lo sento spesso".

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