A 14 anni solleva un peso due volte superiore al suo, è allerta pediatri

Jake Schellenschlager ha solo 14 anni, ma è in grado di sollevare un peso di due volte superiore al suo. Originario di Glen Burnie, Maryland, si allena da quando aveva 12 anni. Mentre i medici sostengono che lo sport possa causare gravi danni allo sviluppo del corpo, i suoi genitori sono certi che in realtà la sua passione sia sana. È proprio in famiglia che inizia a desiderare di dedicarsi a questo sport. Tutto nasce in una giornata come tutte le altre, in cui il giovane vede suo padre intento a sollevare dei pesi in garage. Sul sito dedicato al piccolo campione suo padre dichiara:
"Mi ha detto che un giorno avrebbe voluto essere il bambino più forte del mondo"
Così, Jake ha iniziato ad andare in palestra con suo padre. È lì che ha incontrato il suo allenatore, Mike Sarni. Ora si allena tutti i giorni ed è arrivato a sollevare fino a circa 136 kg. "Mio padre è super forte, quando lo vedo riesce a motivarmi" ha dichiarato Jake al Washington Post. Il duro allenamento ha già portato i suoi frutti. A giugno, infatti, si è aggiudicato il record mondiale di sollevamento pesi, in squat e stacchi, per la sua età e peso, nel corso del Powerliftng Bench Press Championships a York, Pennsylvania. Il suo allenatore ha svelato il segreto della forza di Jake:
"Semplicemente pensa di non poter essere battuto. Ha una forza interiore che gli dice: "Posso farlo". Di solito la si riscontra solo in persone più grandi e mature"
Paul Stricker, esponente dell'Accademia Americana dei Pediatri, però, ha voluto sottolineare i rischi che il giovane corre:
"Ci sono rischi elevati nel sollevamento di pesi massimi quando si è ancora in fase di crescita. Occorre avere cautela. Non bisogna sollevare pesi massimi fino a quando non si è completata la maggior parte del processo di crescita."
Ma il padre è tranquillo, perché si fida della supervisione dell'allenatore e poi aggiunge:
"Alcuni non credono sia giusto che un bambino sollevi pesi troppo presto, ma Jake non ha mai lamentato dolori e viene sottoposto a regolari controlli. Sempre meglio che avere il proprio figlio seduto sul divano a giocare ai videogames"