Addio al Force Blue di Flavio Briatore, lo yacht da 20 milioni di euro viene messo all’asta
Lo yacht Force Blue di Flavio Briatore viene messo all'asta. La lussuosa imbarcazione da diporto fu sequestrata nel 2010 al largo di La Spezia, mentre a bordo c'erano proprio il magnate e la sua famiglia, all'epoca Elisabetta Gregoraci e il piccolo Nathan Falco, all'epoca ancora un infante. Troppo alti i costi di gestione, così la Corte d'Appello di Genova ha deciso di mettere all'asta lo yacht, che fu sequestrato per un evasione complessiva di 3.6 milioni di euro, per un terzo del suo valore: base d'asta 7 milioni di euro contro un valore complessivo di 20 milioni di euro.
Si attende la sentenza della Cassazione
C'è uno scenario che però potrebbe riportare lo yacht Force Blue nelle disposizioni di Flavio Briatore, e cioè la sentenza della Cassazione che potrebbe restituire all'imprenditore l'imbarcazione. Le buste per l'asta, però, si apriranno il 27 gennaio, due settimane prima che la Cassazione si pronunci. Una beffa per Flavio Briatore. Se la Cassazione dovesse ordinare la restituzione, però, la cifra che lo Stato incasserà dalla vendita dello yacht Force Blue spetterà all'imprenditore. Flavio Briatore, nel tentativo di rientrare in possesso del suo yacht, è stato indagato per corruzione. Per la procura di Genova, nel 2017 ci fu un accordo con il direttore dell’Agenzia delle entrate di Genova, Walter Pardini per un'interpretazione che avrebbe facilitato l'assoluzione di Briatore in appello. Pardini finì agli arresti per una tangente e Briatore fu condannato. Come rivela Il Fatto Quotidiano, i pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno chiederanno un nuovo rinvio a giudizio per Briatore, con le accuse di corruzione e tentato depistaggio.
Lo Yacht Force Blue: 62 metri per 1.325 tonnellate
Lo yacht Force Blue è lungo 62 metri per 1.325 tonnellate ed è stato registrato alle isole Cayman. È stato messo all'asta a metà del suo valore perché si troverebbe in uno stato di inattività che avrebbe pregiudicato enormemente lo stato del mezzo. La soluzione della messa all'asta è stata necessaria perché il rimessaggio dell'imbarcazione era da considerarsi troppo oneroso, anche a seguito delle restrizioni per la pandemia di coronavirus che ne hanno reso l'impossibilità per un noleggio da parte di privati. Ma il prossimo 12 febbraio si attende il verdetto della Cassazione sul sequestro: se la Suprema Corte lo confermerà, la somma ricavata dalla messa all'asta sarà del patrimonio dello Stato. Se il sequestro sarà dichiarato illegittimo, il bene tornerebbe in possesso di Flavio Briatore.