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Ai confini del Gossip: quando lo sciacallaggio va oltre il pettegolezzo

La redazione del News of the world è stata accusata di aver rubato dei messaggi in segreteria dal telefono della 13enne scomparsa Milly Dowler per fornire succulenti scoop ai suoi lettori. Torna così la polemica sul gossip nei casi di cronaca più delicati: ma è davvero così semplice definire il tutto con la parola pettegolezzo?
A cura di Eleonora D'Amore
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sarah scazzi, melania rea, yara gambirasio

Tutto parte da un caso giornalistico che sta facendo tremare la redazione di News of the world, una delle testate del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, noto magnate dell'editoria. A quanto pare la testata in questione è colpevole di aver letteralmente strumentalizzato la scomparsa della 13enne Milly Dowler, sparita nel nel lontano 2002, per poi essere ritrovata senza vita pochi mesi dopo.

La condanna all'ergastolo del suo assassino ha fatto sì che le indagini fossero rispolverate e che venisse a galla una sporca vicenda: alcuni giornalisti del News of the world avrebbero ingaggiato detective e hacker professionisti per frugare nei tabulati telefonici della piccola Milly, sperando di ricavarne qualche appetitoso scoop.

Purtroppo però non si sono limitati a questo, hanno fatto ben altro e nel modo peggiore, mettendo a repentaglio le stesse indagini. Frugando infatti nel cellulare della vittima, si sono permessi di cancellare parte dei messaggi in segreteria (i meno interessanti) per fare spazio ad altro materiale (più accattivante). Ciò ha causato l'inquinamento delle prove e il panico nella famiglia Dowler, che hanno ricominciato a sperare nella sua salvezza, dopo aver visto la cancellazione di alcuni messaggi in segreteria.

Altre volte la testata "murdochiana" si era dimostrata rea di pedinamenti e controlli abusivi. Nella cerchia delle "vittime sciacallate" nessuna personalità o categoria sociale è apparsa esente nel tempo: da attori famosi come Jude Law e Sienna Miller, a politici impegnati come John Prescott (ex-vicepremier del partito laburista) fino agli sportivi più in vista come Rio Ferdinand e Ryan Giggs, tutti oltraggiati nella privacy con telefoni sotto controllo e pedinamenti ad opera di detective esperti.

la 13enne milly dowler

La cosa strana è che altre testate famosissime come The Sun e The Mirror si sono rivelate colpevoli dei medesimi reati giornalistici e quindi a loro volta succubi di un certo tipo di gossip dal facile e remunerativo risultato in termini di visite e copie vendute.

Il grave errore che spesso si compie nel puntare il dito contro vicende come quelle della povera Milly risiede nel definire "Gossip" tutte le operazioni più meschine ed invasive nel campo del giornalismo meno impegnato. Secondo un'opinione comune, sebbene si tratti di vicende di cronaca nera, è comunque sempre colpa di una qual certa matrice scandalistica se i casi più crudi vengono strumentalizzati oltre misura. Subito dopo lo scandalo di News of the world, tantissimi giornali hanno titolato la notizia accostando la parola gossip alla cronaca nera con accezione negativa: da testate internazionali come theregister.co.uk a quelle italianissime come repubblica.it.

Il discorso ha valicato ogni limite geografico ed è arrivato in Italia proprio perchè nel nostro Paese non siamo privi di casistiche simili, tutt'altro. Volendo citare solo il delitto di Avetrana, spinto nel mondo dell'informazione al limite del possibile, analizzato in ogni minimo macabro dettaglio, arrivato a tal punto nelle case italiane da spingere una coppia di turisti a chiedere l'autografo di Misseri fuori la nota villa del delitto. Da  non dimenticare anche l'irruzione di Fabrizio Corona nella casa di Concetta Serrano, mamma di Sarah e spettatrice impotente di una violazione di domicilio degna dei migliori film hollywoodiani (con Corona che forza una finestra sul retro e irrompe in casa per strapparle un'intervista esclusiva, stando alla ricostruzione della stessa Concetta, in seguito smentita dal noto paparazzo). E non è finita qui. Come possiamo tralasciare il calendario di Sarah Scazzi, realizzato dal fratello Claudio con l'aiuto del tronista Giovanni Conversano a pochi mesi dalla sua morte.

giovanni-conversano-e-claudio-scazzi

Ma basta l'irruzione della parola "tronista" a cambiare le carte in tavola in questa assurda corsa verso lo scoop migliore? Tutto questo è davvero Gossip? Possiamo riassumere con questa parola l'insieme di intenti poco lodevoli, legati ad ogni singolo caso di cronaca?

Per poter dare una risposta pertinente, ci informiamo e risaliamo alle varie definizioni che il web ci offre:

  • Col termine gossip (che l'italiano ha preso in prestito dall'inglese, dove significa semplicemente "pettegolezzo" nell'accezione comune) si intende la fuga di notizie indiscrete nei confronti dei VIP e dei personaggi dello spettacolo. Il gossip può essere inteso come la parte scandalistica della cosiddetta cronaca rosa, che a sua volta è una derivazione della letteratura rosa (fonte Wikipedia).
  • Maldicenza, pettegolezzo (fonte dizionari.corriere.it)
  • casual and idle chat; a conversation involving malicious chatter about other people: ovvero chiacchierata casuale e disimpegnata; una conversazione a base di chiacchiericci maliziosi su altre persone (fonte Dizionario Collins).

A quanto pare da nessuna di queste definizioni si riesce ad evincere, in modo chiaro, un intento malevolo o a tal punto invasivo come quello di entrare nelle vite di persone disperate per sciacallare delle informazioni solo per il proprio utile. In nessuna di esse si scorge la volontà di oltraggiare la memoria di persone che sono venute a mancare, scavando nel loro passato e negli angoli più privati delle loro esistenze ormai spente. In nessuna si specifica il grado di rispetto con cui si dovrebbero approcciare determinati argomenti.

Sarebbe meglio quindi dare uno sguardo alla definizione di "sciacallaggio":

Nel linguaggio comune, il termine "sciacallo" viene spesso usato in senso denigratorio per riferirsi a persone, soprattutto per indicare chi trae in qualche modo giovamento dalle difficoltà altrui. Deriva da quest'uso anche la parola sciacallaggio, che si riferisce a chi depreda la proprietà altrui in occasione di catastrofi o altri eventi eccezionali (fonte Wikipedia).

Una sola fonte sembra bastare per specificare a pieno il divario significativo tra il Gossip e una deprecabile forma di giornalismo senza coscienza, portata avanti da persone poco inclini al pettegolezzo e palesemente guidati dal cattivo gusto.

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